Attualità 06:04

Jobs Act, crisi economica, inviati di guerra, immigrazione: la seconda giornata di Controsenso

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TAGLIACOZZO. Jobs Act, l'Italia di domani e il ruolo dei mass media. Le catastrofi: come si raccontano oggi. La crisi economica vista da parte dei giornali, delle imprese e della Chiesa. Il turismo come risorsa economica e la riscoperta dell'archeologia con Vittorio Sgarbi. Per concludere, immigrazione e accoglienza.

 

Sono stati questi i principali temi che hanno accompagnato il pubblico della seconda giornata di ControSenso, il Festival della Comunicazione promosso dal gruppo QuotidianiLive, che si concluderà oggi pomeriggio dalle 16:30 a Sante Marie.

 

Un'agenda fitta di appuntamenti per la secondo giornata, incontri che hanno visto protagonisti personalità importanti del mondo della cultura, dei media, della politica regionale e nazionale tra i quali Maurizio Sacconi, presidente della Commissione Lavoro Senato, Gian Paolo Porcu, responsabile relazioni internazionali Unicef Italia, Barbara Schiavulli, giornalista, corrispondente di guerra, Antonio Foccillo, segretario confederale Uil nazionale, Vittorio Sgarbi, Francesco Proia, scrittorre, Simone Oggionni, ass. Sinistra Lavoro, presidenza nazionale Sel, Simone Angelosante, movimento “Noi con Salvini” Abruzzo.

 

 

Le esperienze di un'inviata di guerra, gli esteri non raccontati dalla stampa italiana perché ormai dimenticati e inappetibili ai lettori sempre più stanchi, la testimonianza viva di una catastrofe naturale consumatasi sotto i propri occhi, il dovere di raccontare la guerra dalla guerra, rischiando, «perché non si fa il giornalista stando seduto dietro una scrivania», hanno lasciato spazio alla crisi economica che annienta il territorio italiano e, nel particolare, quello abruzzese.

Una crisi vista da molteplici punti di vista, quello della carta stampata «che deve recuperare giuste parole per descrivere la crisi e puntare sul bene comune», quello della Chiesa e delle associazioni come la Caritas Diocesana dove la richiesta di tetti aumenta sempre di più e dove sorgono nuovi tipi di problematiche come le cure sanitarie e l'accompagnamento scolastico per i giovani. Ma una crisi vista anche dal punto di vista delle aziende come la LFounfry in cui c'è bisogno che si sviluppino capacità di resilienza e resistenza, perché «la crisi non è più un fenomeno eccezionale ma un fenomeno ormai comune, di cui non bisogna aver paura. E' necessario che il territorio affronti la crisi con la capacità di adattamento».

 

 

Archeologia come risorsa economica e sviluppo del turismo in Italia, invece, sono stati i temi che hanno visto protagonista Vittorio Sgarbi con Emanuela Ceccaroni, soprintendente archeologa, e Francesco Proia. Leggi a tutela del patrimonio, leggi in sostanza inattuabili per la mancanza di un Ministero del Turismo. Il Referendum in cui si approvò l'abolizione di quest'ultimo. La responsabilità dello Stato, il turismo «articolato su 4 luoghi comune, Roma, Venezia, Firenze e il Palio di Siena. Un turismo che rispecchia esattamente ciò che siamo, una misera T affianca al Ministero delle Belle Arti». E ancora, il turismo italiano supportato dalle pellicole cinematografiche internazionali girate nel nostro paese.

 

 

Per concludere, il tallone d'Achille dai colori italiani, l'immigrazione e l'accoglienza, xenofobia e una comunicazione difficile con le leggi sul web di oggi.

L'immigrazione come fenomeno in sé ma anche come fenomeno mediatico e, quindi, comunicativo. L'immigrazione sui social network, la ricezione di chi ne usufruisce, la libertà della rete come svolta epocale. Ma anche, ovviamente, l'immigrazione come fenomeno che inginocchia l'Europa intera . L'Italia è il sesto paese a ricevere immigrati per un numero di 5 milioni e mezzo. I controsensi dei contratti di lavoro, la legge Bossi-Fini e le condizioni disumane perché « Un immigrato è prima di tutto una persona e come tale merita rispetto». E infine le proposte: non ultima fra tutte quelle elencate e firmate Oggionni, secondo cui «Il Regolamento di Dublino andrebbe cancellato e sostituito con un accordo fra tutti i paesi europei».

 

Il terzo e ultimo appuntamento con Controsenso è domani, dalle 16:30 a Sante Marie.

 

Cl.C.


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