ORTONA. Si è svolta ad Aschi, frazione del Comune di Ortona dei Marsi, la cerimonia di intitolazione di una piazza a un grande personaggio con umili origini, Don Cesare Di Salvatore (Aschi, 10 ottobre 1900 – Buenos Aires, 7 dicembre 1943).
Don Cesare, orfano di padre morto qualche anno prima in Nord America, nel terribile terremoto della Marsica (Avezzano) perse tutti gli altri familiari: la madre e tre sorelle. Fu accolto, insieme con altri bambini, orfani del terremoto, da Don Orione, all’epoca coordinatore dei soccorsi della Protezione Civile.
Presenti alla cerimonia il consigliere generale dell’Opera Don Orione e argentino, Don Eldo Musso, il quale ha portato una breve testimonianza di dedizione e di sacrificio di questo grande religioso orionino e abruzzese.
Presente anche il sindaco di Ortona dei Marsi, Eramo Manfredi e numerosi Religiosi orionini, tra cui Don Bruno Fraulin che ha curato una breve biografia di Don Cesare Di Salvatore, Don Angelo De Ninis e Don Antonio Chiarilli, superiore della comunità orionina di Avezzano.
Il giovane Cesare visse accanto a san Luigi Orione finché, superato il trauma del terremoto, venne attratto dalla testimonianza di vita dell’apostolo della carità che si dedicò senza limiti per gli altri.
Questo esempio lo indusse ad abbracciare la vita religiosa e a dare disponibilità per una missione. Don Orione lo inviò a Mar del Plata (Argentina) per lavorare nelle scuole.
Ricevette l'incarico in seguito di formatore a Victoria e poi a Lanus con i novizi e i giovani. Don Cesare fu iniziatore della grande opera del Piccolo Cottolengo di Claypole, dove rimase fino alla fine della sua vita.
Redazione Avezzano Informa