Attualità 11:19

Collelongo, "Arzillamente" nella Residenza Anziani: "dalle statistiche il 77% è autosufficiente"

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AVEZZANO.  “La vita comincia a sessanta…..”, la vecchiaia, infatti, si è spostata molto più avanti negli ultimi anni e anche coloro che sono indiscutibilmente anziani, gli ultrasettantenni, oggi possono fare cose un tempo impensabili.

A confermarlo, le indagini demografiche ed epidemiologiche che hanno portato alla ribalta il grande problema dell’invecchiamento della popolazione e, conseguentemente, il deterioramento delle condizioni psico-fisiche degli anziani.

 

Nonostante l’intervento della Corte Costituzionale nel 1995 e la sentenza del T.A.R. del Lazio nel 1998 a tutela dei diritti degli anziani, la terza riforma sanitaria del 1999 e la legge-quadro sull’assistenza hanno cambiato la normativa di riferimento evidenziando profonde discriminazioni fra i nuovi soggetti chiamati ad erogare servizi in favore degli anziani.

 

Qual è quindi il loro ruolo nel quadro delle politiche socio-sanitarie nazionali? L’intera società europea, si interroga e si confronta con il crescente numero che la costituisce e con le diverse tematiche che da ciò scaturiscono, ad esempio: come cambiano i bisogni di cura e assistenza, come garantire aiuto, come cercare e progettare percorsi nuovi che uniscano un utilizzo proficuo delle risorse professionali ed economiche allo sviluppo di reti di servizio orientate al benessere e alla qualità della vita degli anziani? Ed inoltre, come far emergere un valore nuovo per le strutture - case di riposo -? Farne, cioè, un polo di aggregazione (e di informazione) aperto e ben inserito nel tessuto sociale di appartenenza?

 

Nelle residenze sanitarie assistenziali (R.S.A.) si dispone di tre posti letto per ogni 1000 utenti. Quelli ospedalieri per la lungodegenza sono inferiori allo standard dell’1% per ogni abitante, previsto dalla legge 595/85.

 

Questi temi e molti altri sono stati affrontati nel convegno dal titolo “ARZILLAMENTE…..Vivere Anziani……Strategie per un invecchiamento di successo…”, organizzato dal Comitato S. Feste Patronali 2015 di Collelongo e dalla Dott.ssa Patrizia Sucapane, membro dello stesso e Dirigente Medico a Neurologia presso l’Ospedale del Capoluogo Abruzzese, in collaborazione con l’Ancescao e la Residenza Anziani “San Rocco”, tenutosi  venerdì 31 luglio,dalle ore 17:00, con Relatori quali il Dott. Giuseppe Cerone e Primari e Dirigenti di unita’ operative degli ospedali de L’Aquila e di Avezzano, dal quale sono emersi un comportamen­to e stili di vita degli anziani "sempre più da protagonisti e anche ottimisti per le aspet­tative future.Fino a 70 anni la percen­tuale di anziani che è in gra­do di provvedere a tutto da solo, tocca il 96%; ma in me­dia le statistiche dicono di essere completa­mente autonomo il 77% degli intervistati, a fronte del 23,4% che ha bisogno di qual­che forma di assistenza; il 13,8% ha det­to di aver avuto bisogno di aiuto solo in particolari circostanze, mentre il 3% ha dichiarato di essere total­mente non au­tosufficiente".

 

Nel 1999 erano 60 milioni è le previsioni de­mografiche indicano che il numero delle persone con età superiore a 80 anni cre­scerà di quasi il 50 per cen­to entro il 2018. Il XXI secolo si caratterizzèrà, dunque, per l’esplosione demografica degli anziani.

 

Agli anziani è stato reso leggero e piacevole, da questo nuovo modo di vivere, un periodo pesante dell’esistenza.

A conclusione del convegno, il metodo adatto per annientare la solitudine, sfuggire dalla malinconia e dalla depressione e ad una sana alimentazione.

Con la fusione del pensiero, della saggezza e dell’esperienza, si sono inoltrati nel sentiero affascinante della cultura, della religiosità e dell’amore fraterno.

Con l’esempio cercano di infondere nell’animo dei giovani la speranza per indurli a guardare lontano, a conoscere le differenze e fare le proprie scelte con ponderatezza. Gli anziani sono testimoni di fede e di perseveranza mettendo in pratica i nobili sentimenti di amore, amicizia e solidarietà.

“Come gli alberi, cambiando il loro aspetto dalla primavera all’inverno restano tali, così i nostri capelli da castani diventano bianchi, si formano le zampe di gallina intorno agli occhi, il giro vita si allarga e facciamo l’amore due volte al mese, invece che tre volte alla settimana. Ma la capacità di amare e di essere amati non diminuisce …”.

 

Redazione Avezzano Informa 


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