CIVITELLA ROVETO. Era stato arrestato e si trovava ai domiciliari nella sua abitazione a Meta di Civitella Roveto perché sorpreso dai Carabinieri della locale stazione ad annaffiare 13 piante di marijuana, in un terreno poco distante da casa sua. Ora il 19enne J.P. è stato scarcerato e rimarrà in libertà in attesa del processo.
All’udienza di convalida del 7 agosto, infatti, il Gip del Tribunale di Avezzano, Francesca Proietti, pur convalidando l’arresto, ha revocato la misura della detenzione in regime domiciliare e ha respinto la richiesta del PM della misura cautelare non detentiva dell’obbligo di presentazione, non ricorrendo i presupposti di legge.
Il giudice, analizzando il quadro indiziario emergente dagli atti - molte delle 13 piante erano acerbe e ancora troppo piccole - alla luce del principio di offensività concreta richiamato dalla difesa, ha ritenuto che, in assenza di elementi specifici sullo stato di maturazione delle piante e della capacità drogante del loro principio attivo, non sussistessero i requisiti dell’offesa alla salute di terzi e non fosse quindi possibile affermare la gravità del quadro indiziario. Ha così ordinato l’immediata liberazione del giovane, assistito di fiducia dall’avvocato Pierluigi Oddi (nella foto). (Mc.dB.)