Attualità 06:00

Oggi la visita all'Aquila del premier Renzi

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L'AQUILA. È finalmente arrivata la data della tanto attesa visita del presidente del consiglio, Matteo Renzi, all'Aquila. Oggi, infatti, il premier sarà nel capoluogo abruzzese dopo l'intervento al Meeting di Comunione e liberazione a Rimini. Renzi arriverà all'Aquila intorno alle 17:30 e farà una prima tappa al Gran Sasso Science Institute. Ad accompagnarlo il ministro delle infrastrutture Graziano Delrio e il sottosegretario all'Economia con delega alla Ricostruzione Paola De Micheli. Insieme parteciperanno ad un incontro per fare il punto sul post-terremoto del 6 aprile 2009, con particolare riferimento alla questione delle tasse sospese nei mesi successivi al sisma, di cui è prevista la restituzione in 10 anni e al 40% da una legge dello Stato, mentre l'Unione europea ha chiesto al governo di esigere la restituzione immediata e totale per chi non dimostra i danni subiti in concreto dalla scossa delle 3.32. Secondo quanto si è appreso, il confronto si snoderà su due fasi: nella prima, nella sede comunale di palazzo Fibbioni, ci sarà un incontro con i diversi livelli istituzionali del territorio, a partire dal sindaco dell'Aquila, Massimo Cialente, e dal presidente della Regione, Luciano D'Alfonso. A seguire, nella sede del Gran Sasso Science Institute, in una riunione più allargata, con i vari attori della ricostruzione, tra cui sindacati ed associazioni di categoria. Come emerge da fonti comunali, la visita è stata messa a punto negli ultimi giorni. «Viene il governo, la venuta di Renzi è legata ai tempi rispetto a Rimini e Pesaro. La visita diciamo di popolo avverrà in un altro momento, questa è una riunione di lavoro già programmata alla ripresa autunnale e comunque con lui ne abbiamo fatte anche a Roma, tanto meglio se riusciremo a farla all’Aquila». Questa la dichiarazione del primo cittadino dell'Aquila, Massimo Cialente che poi spiega: «Abbiamo risolto il problema del finanziamento, abbiamo risolto la necessità di aggiornare le norme, tranne un 30% rimaste in sospeso». «Ora» aggiunge «c'è il problema del personale, il problema delle tasse da restituire, quello del 4% dei fondi per la ricostruzione destinati allo sviluppo, e infine dobbiamo parlare anche dell'università».