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Partecipazione Popolare: tasche dei cittadini a rischio

Basta ipocrisie, sulla gestione scellerata del CAM intervenga il Prefetto


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L’incontro sul Consorzio Acquedottistico Marsicano promosso dal Partito Democratico provinciale al Comune di Avezzano con Venturini e Boccia doveva servire a fare il punto della situazione e a tracciare una linea sulla gestione che potesse tranquillizzare addetti ai lavori e cittadini. L’effetto ottenuto sembra andare nel verso opposto.

 

Soprattutto per quanto riguarda il Gruppo consiliare di Partecipazione Popolare ormai da tempo molto attento allo snocciolarsi della vicenda. Lamorgese, Barbonetti, Gallese e il coordinatore Sandro Stirpe avevano sollecitato più volte risposte soprattutto dal sindaco Gianni Di Pangrazio, sono arrivate le risposte di Mazzetti e Tinarelli che non soddisfano le richieste: «In merito al CAM (Consorzio Amministrato Male) Tinarelli si schiera con il sindaco Di Pangrazio. Le affermazioni del consigliere Tinarelli sono sconcertanti e, allo stesso tempo, drammaticamente preoccupanti. Il Consorzio Amministrato Male che, all’improvviso quasi per magia, è diventato il Consorzio Amministrato Meglio, infatti, secondo il consigliere Tinarelli, che importa se il CAM perde 10 milioni di euro l’anno, tanto abbiamo risparmiato sulle consulenze esterne circa un milione di euro… E poi, sempre secondo il consigliere Tinarelli, i debiti maggiori sono solo quelli verso i fornitori di energia, ovvero: ACEA 4,6 milioni; BURGO ENERGIA 8,1 milioni; HERA COMM 14,9 milioni ed Enel con 3,7 milioni;  Che volete che siano circa 31,5 milioni di euro di debiti per la sola fornitura di energia?».

 

E ancora: «Caro consigliere Tinarelli sul CAM c’è poco da scherzare, soprattutto perché la verità è quella evidenziata dal segretario provinciale del PD, Mazzetti, il quale candidamente ha affermato che l’unica via d’uscita per il CAM è quella della ricapitalizzazione e che, una volta praticata, non farà  altro che andare ad incidere negativamente nelle tasche dei cittadini marsicani».

 

Allo stato attuale delle cose, i rappresentanti di Partecipazione Popolare non esitano a definirsi seriamente preoccupati e prendono una strada decisa: «A questo punto non possiamo rimanere inermi di fronte a tanta ipocrisia e sottoporremo il caso al Prefetto dell’Aquila affinché intervenga in maniera chiara sulla gestione scellerata del CAM».

 

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