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Civita, tra gli scorci di Zahrtmann e dei pittori danesi, la VI edizione di “Inquadrando Paesaggi” (Foto)

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CIVITA D’ANTINO. Nonostante la pioggia e il maltempo, che hanno reso un po’ più freschi questi primi giorni di settembre, è stata inaugurata, sabato, a Civita d’Antino, la VI edizione di Inquadrando paesaggi, la rassegna di arte, cultura e tradizioni popolari, creata per ricordare la fortunata scuola di Kristian Zahrtmann e degli artisti danesi, nata tra la fine dell’800 e gli inizi del ‘900 proprio nel suggestivo borgo rovetano.

 

Ad aprire la manifestazione, promossa dal Comune e dalla Pro Loco di Civita, e organizzata dalla Sisko S.r.l., il sindaco Sara Cicchinelli e il presidente della Pro Loco Tonino Di Cesare che hanno portato i loro saluti nel convegno dal titolo “Il terremoto della Marsica e la fine del periodo d’oro dei pittori danesi a Civita”.

Subito dopo hanno preso la parola Sergio Natalia, direttore dell’Istituzione centenario terremoto della Marsica, il quale ha illustrato la situazione di Civita prima e dopo il sisma del 1915, e Maria Caterina De Blasis, vicepresidente dell’Associazione culturale “Il Liri”, che ha invece parlato del libro di Johannes Jørgensen, intitolato “Civita d’Antino” e incentrato sul viaggio dello scrittore danese in Valle Roveto proprio nei giorni successivi al disastroso terremoto di cento anni fa.

 

La conclusione del convegno è stata invece affidata al presidente del Consiglio regionale Giuseppe Di Pangrazio che ha poi consegnato il premio Accda, Arte contemporanea a Civita d’Antino, alla marsicana, svizzera d’adozione, Valentina De’ Mathà. La giovane artista, nata ad Avezzano, dove ha frequentato il Liceo Artistico “Bellisario”, ha esposto nel museo archeologico “Antinum”, una parte della sua opera “Silenzio”, presentata alla 54esima Biennale di Venezia e dedicata alla memoria delle 308 vittime del terremoto dell’Aquila. De’ Mathà, inoltre, è stata da poco inserita nell’importante collezione di Luciano Benetton “Imago Mundi” con l’opera “Fucinus”, dedicata all’Abruzzo e già esposta all’interno della Fondazione Sandretto Re Rebaudengo di Torino e della Fondazione Cini di Venezia.

 

Subito dopo il convegno, è stata inaugurata la “tappa” civitana della mostra fotografica itinerante “Dalle macerie alla rinascita”, organizzata dal Comitato Valle Roveto per il centenario del terremoto, in collaborazione con l’Associazione Culturale “Il Liri” e l’Associazione “Petrarolo”.

 

La giornata è poi proseguita con l’estemporanea di pittura, alcuni laboratori dedicati ai bambini, spettacoli itineranti di musica e teatro e con l’apertura delle cantine enogastronomiche.

 

Domenica la seconda e ultima giornata della manifestazione che si è aperta, nel museo archeologico Antinum, con il convegno dal titolo “Il terremoto della Marsica interrompe il periodo d’oro dei pittori danesi a Civita d’Antino”, durante il quale sono stati presentati il libro di Arnaldo Fabiani “Com’era bella la mia valle” e il documentario “Civita d’Antino 1969, artisti danesi in Italia”. (Mc.dB.)

 

Foto: Renzo Dosa