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"Inquadrando paesaggi", l'incontro tra l'arte danese e Civita d'Antino

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CIVITA D'ANTINO. L'incontro fra i pittori danesi guidati da Kristian Zahrtmann e l’evocativo paesaggio che diede luogo all’intensa stagione creativa dell’arte danese e scandinava di fine ’800 e primi ‘900. 

 Ha rappresentato questo e molto altro la manifestazione "Inquadrando paesaggi a Civita D’Antino", la rassegna di Arte, Cultura e Tradizioni, promossa dal Comune di Civita D’Antino e dalla Proloco, che si aperta sabato 5 settembre nel Museo Archeologico “Antinum”.

 

In apertura, un interessante dibattito storico-culturale sul "Terremoto della Marsica e la fine del periodo d'oro dei pittori danesi a Civita”. Nell’occasione è stata inaugurata la suggestiva Mostra “Ritorno a Civita D’Antino” con l’esposizione di cinque importanti opere datate più di un secolo, degli autori Kristian Zahrtmann, Clement Gad Frederik, Sinding Knud, Tom-Petersen Peter, Rohde Johan concesse dalla Fondazione Pescara Abruzzo.


Il Presidente del consiglio regionale Giuseppe Di Pangrazio ha consegnato all’artista marsicana Valentina De’ Mathà il Premio ACCDA – Arte Contemporanea a Civita D’Antino, quale riconoscimento per l’importante carriera artistica internazionale che per l’occasione è stata esposta al pubblico, sempre al museo Antinum, l’opera “Silenzio” già presentata alla 54° Biennale di Venezia.


I premiati per l’estemporanea di pittura “Premio Kristian Zahrtmann, scorci di vita quotidiana e paesaggi di Civita D'Antino e della Valle roveto” sono stati: 1 classificato Ferdinando Sapio (Napoli), 2 classificato Gentile Marco (Sulmona), 3 classificato Mazziale Antonio (Campobasso), quarto classificato Del Vescovo Mauro (Passo Corese-Rieti).


Per due intere giornate il paese si è trasformato in un “museo diffuso”, le cantine e i palazzi storici si sono prestati all’esposizione di bellissime mostre personali itineranti di pittura e fotografia: Fabio De Santis Scipioni,Musa Gitan Alkhamisi, Marilena Abbondanza, Antonella D’Angelo, Fabienne Perugia, Matteo Dellabella, Simone Coletta e Gianluca Tullio.


Di grande impatto emotivo e di alto valore artistico sono state le esibizioni musicali e teatrali pomeridiane di Sergio Meogrossi, del flamenco di Luigi De Simone ed Eduardo Rocha Vargas, del gruppo teatrale guidato da Andrea Bartolomeo e degli “sperimentali” Andrea Orlandi e Diego Tomassetti, tutti apprezzati calorosamente dal folto pubblico.


Grande divertimento e partecipazione di bambini al laboratorio di “gioco teatro” con Lorenzo Branchetti “Melo Cotogno” e Barbara Abbondanza “Orchidea” della Melevisione.

La serata è proseguita tra pietanze tradizionali nelle numerose cantine enogastronomiche organizzate dalla Proloco di Civita D’Antino e tra le note dei diversi gruppi musicali dislocati nelle piazze: Substantia Trio (blues), Alessandro farina (musica d’autore); “Luci Rosse Senza Porno” con “Gli amici di Carlotta” (pop rock). Affascinante il lancio delle lanterne cinesi dal piazzale di Santa Maria per commemorare le vittime del terremoto del 1915.


Domenica 6 settembre si è aperta con la presentazione del suggestivo documentario trasmesso dalla tv danese “ Civita d’Antino: Artisti danesi in Italia (Civita d’Antino: danske Kunstnere i Italien)” e con la presentazione del libro di “Com’era bella la mia Valle”-Memorie del terremoto della Marsica” di Arnaldo Fabriani.


La giornata è proseguita tra gli spettacoli di “I Flauti di Toscanini” e “Interazioni di musica e parole” di Valentina Montuori (viola). L'organizzazione e la direzione artistica è stata curata dalla Sisko s.r.l.

 

Redazione Avezzano Informa 

 


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