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Crisi Crab, 7 mesi di stipendi non pagati e poche soluzioni

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AVEZZANO. «Delusi e anche amareggiati dalle indicazioni emerse dall’assemblea “aperta”, svoltasi al Crab con la presenza dell’assessore regionale Dino Pepe e del sindaco di Avezzano Giovanni Di Pangrazio». Questo l’incipit del commento di Mario Casale e Augusto Di Bastiano, del circolo Pd di Avezzano a margine dell’incontro sulle sorti del Consorzio di ricerche applicate alla biotecnologia.

 

«In sostanza» spiegano i due «si cercano 450 mila euro per cercare di pagare almeno parte dei sette mesi arretrati di stipendi ai dipendenti e far ripartire il centro di ricerca. In attesa di una multinazionale che sembra interessata ad utilizzare le competenze del Crab nell’ambito del progetto Marsica. Per il resto nulla».

 

«A parole» proseguono Casale e Di Bastiano «la volontà della giunta regionale è quella di valorizzare e rilanciare il centro di ricerca, nell’ambito di una prospettiva di sviluppo incentrata sulla ricerca e l’innovazione. Nei fatti nulla di tutto ciò si verifica. Dopo l’affrettata e di fatto ingiustificata messa in liquidazione dell’ente, di cui abbiamo chiesto conto per l’immediata uscita da una fase che prelude alla chiusura, in più occasioni abbiamo sollecitato l’assessore regionale e l’intera giunta a realizzare una legge regionale sulla ricerca e innovazione, in discussione da tanti anni e mai realizzata in Abruzzo. Dal 2005 in Regione sono depositate proposte di legge al riguardo, senza alcuna decisione di merito e, purtroppo, senza alcuna differenza tra l’attuale cosiddetto centro sinistra e il centro destra». «Forse il vero problema» ipotizzano «consiste nella carenza culturale degli amministratori regionali che spesso pensano risolvere i problemi caso per caso, come consigliato anche dall’assessore Pepe in assemblea, senza una strategia complessiva sulla ricerca e l’innovazione. Sembra tramontata anche l’iniziale proposta di un centro di ricerca unico regionale, che tanto ha fatto discutere ma, appunto, ha fatto solo discutere senza alcun risultato».

 

«Una legge regionale al riguardo» vanno avanti i due membri del Pd locale «non solo farebbe recuperare un ritardo imperdonabile alla Regione, probabilmente l’unica regione in Italia a non avere una legge in materia, sul terreno dello sviluppo e della ricerca, ma metterebbe in condizione di maggiore competitività soprattutto le piccole imprese, impossibilitate spesso a innovare ed a ottenere i trasferimenti tecnologici importanti».

 

«Riteniamo essenziale» concludono Casale e Di Bastiano «un provvedimento complessivo di riordino in tempi rapidi, per evitare che ritardi, errori e superficialità pregiudichino definitivamente la salvaguardia e risorse eccellenti come quelle presenti nel Crab, risorse preziose per l’intera Marsica e per l’Abruzzo. I tempi sono fondamentali per la qualità della vita delle persone da sette mesi senza stipendio, oltre che per raggiungere l’obiettivo del rilancio del Crab».

 

Redazione Avezzano Informa