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A piedi a scuola: il Comitato mobilità sostenibile marsicana presenta il “Piedibus”

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AVEZZANO. C’è anche il Piedibus tra i progetti del Comitato mobilità sostenibile marsicana onlus. Durante l’assemblea dei soci, infatti, oltre al rinnovo delle cariche – che vedono Lucia Coco presidente, Giuseppe Tempesta vicepresidente, Alice Campoli segretario, Remo D’Amore vicesegretario e Claudia Raglione tesoriere – si è discusso anche dell’opportunità di promuovere lo “scuolabus che va a piedi”, formato da una carovana di bambini che vanno a scuola in gruppo, accompagnati da due adulti, un “autista” davanti e un “controllore” che chiude la fila.

 

Il Piedibus, come un vero autobus di linea, parte da un capolinea e, seguendo un percorso stabilito, raccoglie passeggeri alle fermate predisposte lungo il cammino, rispettando l’orario prefissato. Viaggia col sole e con la pioggia e ciascuno indossa un gilet rifrangente. «Lungo il percorso» chiariscono i responsabili del Comitato «i bambini chiacchierano con i loro amici, imparano cose utili sulla sicurezza stradale e si guadagnano un po’ di indipendenza. Il Piedibus può nascere in ogni scuola dove ci siano genitori disponibili sia ad usufruirne che a collaborare attivamente in maniera volontaria. L’accompagnatore, in base alla propria disponibilità di orario, potrà rivestire il ruolo di conduttore o controllore, regolamentato da una turnazione settimanale basata sugli orari di entrata e di uscita scolastici».

 

«Promuovere l’andare a scuola a piedi» spiegano ancora «è un modo per rendere la città più vivibile, meno inquinata e pericolosa. Dobbiamo cominciare a cambiare le nostre abitudini e il Piedibus ci consente una scelta semplice ed efficace»

 

Durante lo scorso anno scolastico il Comitato mobilità sostenibile ha condotto uno studio di fattibilità del progetto nella scuola “Pomilio Corradini”. Grazie alla sensibilità del dirigente, infatti, sono state consegnate 150 lettere agli alunni della scuola, dalle prime alle quarte. Le lettere contenevano ognuna una spiegazione di cosa fosse il Piedibus e un questionario da far riempire ai genitori degli alunni e da riportare alla scuola per valutare la fattibilità del progetto anche ad Avezzano. Dei 150 alunni coinvolti, 46 bambini e 42 bambine, per un totale di 88 studenti, pari al 59% del totale, sarebbero disposti a partecipare al progetto pilota. Mentre sono 46 gli accompagnatori che si sono resi disponibili secondo i turni e le linee.

 

Dalle statistiche, come evidenziato dal Comitato, si può dedurre che l’inizio del progetto Piedibus ad Avezzano potrebbe portare diversi risultati positivi, dal momento che implementerebbe l’educazione civica e ambientale dei bambini, oltre all’attività fisica quotidiana, riducendo il ricorso a palestre o diete, favorirebbe la socializzazione, diminuirebbe l’inquinamento e il traffico cittadino, mentre farebbe aumentare il tempo libero degli accompagnatori. L’iniziativa, poi, contribuirebbe a diminuire la congestione davanti le scuole nell’ora di entrata e uscita degli alunni e a liberare parcheggi per chi deve usufruire per forza della macchina.

 

«Sperando di soddisfare tutti i possibili interessati partecipanti» concludono così la loro presentazione i responsabili del Comitato «si deve auspicare un interessamento del Comune che, in primis, dovrebbe finanziare il progetto. Tale finanziamento prevede l’acquisto del materiale per iniziare e condurre al meglio il progetto Piedibus: pettorine, segnaletica, diari di bordo, fermate Piedibus, più una parte riguardante i coordinatori del progetto. I coordinatori sono coloro che organizzeranno i turni degli accompagnatori o, quando non disponibili, saranno loro stessi a condurre la carovana. Senza il finanziamento, questo progetto purtroppo non può partire».

 

Redazione Avezzano Informa