Politica 06:15

Mazzocchi e Tonelli contro Di Pangrazio: “Campagna acquisti tra le fila della minoranza”

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AVEZZANO. «La nomina di Antonio Di Fabio ad assessore, eletto all’opposizione nella lista di centrodestra denominata ‘Con Italo per Avezzano’ e di Lino Cipolloni, meritano più di una riflessione che i cittadini hanno il dovere di conoscere e farsi un giudizio, anche se dai numerosi commenti nella città questo giudizio se lo sono già fatto». Inizia così la nota di Felicia Mazzocchi e Claudio Tonelli, consiglieri dell’Ncd, rispettivamente in Provincia e nel Comune di Avezzano, sui cambiamenti nella Giunta avezzanese.

 

«Con questa nomina» proseguono i due «il sindaco Giovanni Di Pangrazio ha stabilito altri record negativi nella nostra città. Innanzitutto la nomina di un componente dell’opposizione ad assessore con la sostituzione di Francesco Paciotti eletto nelle liste della maggioranza, sostituito “per motivi di lavoro”. All’interno del comune tutti sanno che Paciotti aveva queste dimissioni già pronte da tempo - per sua volontà? - ma giustificarle per motivi di lavoro fa sorridere, in quanto se Paciotti, per seguire specifiche deleghe, non aveva tempo perché responsabile di un ufficio della Provincia, cosa avrebbe dovuto fare il sindaco Di Pangrazio che oltre a essere direttore speciale della Provincia, docente universitario, presidente del consiglio di sorveglianza del Cam e via dicendo?».

 

«Sia Antonio Di Fabio che Lino Cipolloni» vanno avanti Mazzocchi e Tonelli «eletti nelle liste di Italo Cipollone, sono stati tra i promotori di svariati incontri per costruire un’alternativa a Di Pangrazio esprimendo commenti politici molto ma molto negativi sull’operato di questa amministrazione. I cittadini quindi possono farsi una chiara idea su cosa li abbia portati ad assumere una così repentina decisione che non può certamente essere programmatica vista sia la breve scadenza di mandato, sia la mancata realizzazione del programma stesso. Una ‘operazione’ a nostro avviso che seppur poco chiara all’opinione pubblica lo è certamente agli addetti ai lavori. Il fatto poi che Di Pangrazio abbia fatto, come si suol dire, ‘campagna acquisti’ tra la minoranza in cambio di un assessorato è la rappresentazione plastica del suo fallimento politico e della scarsa fiducia che ripone nella sua maggioranza solo in grado di recitare il ruolo degli ‘yes man’». «In consiglio comunale» aggiungono ancora i due consiglieri «Cipolloni ha dichiarato di essere passato con il partito di Lorenzo Cesa che, è bene ricordare, è segretario dell’Udc non di Area Popolare, quindi trovino pure spazio nel gruppo Udc già presente in consiglio, in quanto questa lista ad Avezzano ha già sostenuto alle passate elezioni Di Pangrazio e la sinistra ad Avezzano. Auguriamo quindi a Cipolloni, Di Fabio e Giuseppe Petracca, eletti nel centrodestra a sostegno di Italo Cipollone e passati con l’Udc a sinistra, un buon lavoro seppur breve, vista la scadenza, al fianco di Di Pangrazio e della sua ‘inaffidabile’ maggioranza, peraltro silente».

 

«Noi» concludono Mazzocchi e Tonelli «non faremo mai parte di un sistema politico che vorrebbe costruire il sindaco Di Pangrazio, che politicamente sembra più vicino a quello sovietico di leniniana memoria dove, nei paesi occidentali, coloro che simpatizzavano con quel sistema comunista venivano nel gergo politico definiti ‘utili idioti’, persone che pensavano ingenuamente di essere alleati dei comunisti, in realtà erano da questi ultimi tenuti in scarsa considerazione e sfruttati cinicamente».

 

Redazione Avezzano Informa