Perché è così importante la connessione Internet? E perché, dunque, è fondamentale averla da casa e anche (ma sempre più solo) da telefonino? Per tanti motivi, ovviamente, ma la Swg, la società di sondaggi, ha interrogato 2.000 persone. Il risultato è sorprendente: il 44 per cento degli intervistati sostiene che Internet è fondamentale allo stesso livello di acqua, luce e gas.
Sarà per questo che sempre più spesso le controversie tra utenti (sia privati che aziende) e operatori della telefonia riguardano proprio il mondo Internet (connessioni poco affidabili, scarsa possibilità di accesso, recentemente anche improvvise interruzioni della posta elettronica certificata)?
Per difendere questi diritti fondamentale l’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni e l’Autorità per l’energia hanno istituito la procedura delle conciliazioni, di cui parliamo spesso in questa rubrica.
Nel sondaggio Swg, inoltre, il 51 per cento degli intervistati ritiene che il web è fondamentale nello sviluppo economico, culturale e sociale delle persone.
Sarà anche per questo che l’e-commerce (cioè l’acquisto e la vendita di beni tramite siti Internet) sia cresciuto in Italia del 28% nel 2015 e ha raggiunto la ragguardevole cifra di 7,2 miliardi di euro.
Secondo un’indagine di Confesercenti, Swg e Politecnico di Milano, nell’anno appena chiuso, hanno fatto acquisti on line 17 milioni di italiani (+11%), ma ancora poco più di un piccolo negozio su dieci vende su Internet. Le imprese commerciali di minori dimensioni hanno, infatti, opinioni contrastanti sull’impatto del commercio elettronico sulla loro attività. La maggioranza (55%) vede nelle vendite on line un’opportunità, mentre quasi una su tre (31%) teme che l’e-commerce, a lungo andare, farà scomparire la rete commerciale tradizionale. Al momento solo il 12% dei negozianti vende su Internet, il 38% prevede di farlo, mentre il 42% non è interessata nemmeno in futuro. Chi è già sul web, usa nel 53% dei casi un proprio sito indipendente, nel 51% eBay. Seguono la vendita anche attraverso social network (16%), Amazon (7%) e altri. Complessivamente, le grandi piattaforme hanno in mano il 70% del mercato.
Paolo Di Vincenzo
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