Politica 12:42

Dal Progetto Marsica al Masterplan per l'Abruzzo, continua la farsa sullo sviluppo della Marsica

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 Trionfalismo del tutto fuori luogo del sindaco Gianni Di Pangrazio e del fratello Peppe sul “masterplan” per l'Abruzzo. “La Marsica protagonista del masterplan per l'Abruzzo”, è stato detto in conferenza stampa dai dipangrazios, con riferimento agli interventi del governo Renzi per il Sud. Ma cos'è davvero questo masterplan? In primo luogo, allo stato attuale si tratta di progetti solo sulla carta, perché il masterplan dell’Abruzzo non è stato ancora approvato dal governo e sarà certamente rivisto prima del  via libera definitivo. In secondo luogo, non ci sono i soldi, o meglio ce ne sono pochi e la gran parte dei finanziamenti deve essere tuttora reperita. Quando i dipangrazios parlano di 50mln di euro disponibili per l'impianto irriguo del Fucino, omettono di dire che di questi 50mln ne sono disponibili soltanto 5, e così via dicendo per il resto (Villa Torlonia, depurazione delle acque, etc.). Il “masterplan Abruzzo” è diviso in quattro capitoli: infrastrutture, ambiente, sviluppo economico, turismo e cultura. Sviluppa un investimento complessivo di 636.586.800 euro, ma di questi soldi ce ne sarebbero soltanto 1/3 (187.000.000, questo c’è scritto sul documento), restano da reperire quasi i 2/3 con meccanismi di cofinanziamento, project financing e fondi europei FSC (gli ex Fas). Praticamente impossibile, reperire i 2/3 dei finanziamenti con questi meccanismi.

 

Sarà quindi necessario tagliare, e dolorosamente pure, per rientrare nelle modeste disponibilità attuali. Un taglia e cuci che impiegherà mesi e impegnerà tecnici e dirigenti e politici in riunioni senza fine, per cui chissà quando vedremo, se vedremo, il primo cantiere del masterplan ad Avezzano e dintorni. Certamente non prima di due anni. 

 

Allora: chiacchiere a parte, nel Masterplan c’è di tutto, ci sono le opere strategiche e le chiesette, le ferrovie ed i tratturi, i contentini per i dipangrazios (quattro soldi per Villa Torlonia), per i teramani il manicomio  e per i pescaresi invece tanti tanti soldi per aeroporto ed infrastrutture.  Qualche briciola andrà pure all'Aquila, per il discutibilissimo ponte sulla Mausonia. Insomma, tante, troppe opere. E Pescara fa la parte del leone.  Tanta clientela da soddisfare, moltissimi contentini e caramelle per tutti. Chi più ne ha, più ne mette. Adesso si aspetta la convocazione di D’Alfonso a Roma per la firma. Sempre che il masterplan superi l’esame di Matteo Renzi. 
Per i dipangrazios in conferenza stampa è invece già tutto fatto ed hanno snocciolato soldi ed opere: 50mln di euro qua, 10mln là, 100mln quà e là. Tanta fuffa, i soliti annunci, le solite promesse irrealizzabili. 

 

Sembra un film già visto, quello del “Progetto Marsica”.  Da due anni sul “Progetto Marsica” sparano opere e milioni a vanvera, ora sono passati a fare la stessa cosa sul “Masterplan”. Cambiano i nomi, non cambia la sostanza di una politica ridotta, ad Avezzano, a farsa tragica consumata sulla pelle dei cittadini. Che però non ci credono più. Le elezioni si avvicinano e là si faranno i conti, altro che le parole vuote dei dipangrazios. 

 

Red Azinforma