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Un nuovo progetto di turismo: è attivo il sito della Vallelonga

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VALLELONGA. È stata presentata la nuova macchina del turismo online della Vallelonga che mira allo sviluppo attrattivo di un’area territoriale che comprende i comuni di Trasacco, Luco dei Marsi, Collelongo e Villavallelonga.

 

È stato presentato nella sala consiliare del Comune di Trasacco, amministrazione capofila fra gli Enti coinvolti, il sito internet che mostrerà agli utenti la natura, la cultura, l’arte e la religione di quest’area marsicana, per fare in modo che il turismo non sia solo una passione per pochi eletti, ma un vero e proprio deltaplano, capace di far decollare tutti gli attori sociali allo stesso modo. È stata così ufficializzata la chiusura dei lavori relativi al primo Pit (Progetto integrato territoriale) che mette in mostra il sorriso geografico della Vallelonga.

 

Il portale web, all’indirizzo www.lavallelonga.it, completamente dedicato alla riscoperta umana, logistica e naturale della zona è stato sposato appieno dai sindaci Mario Quaglieri (Trasacco), Rosanna Salucci (Collelongo), Leonardo Lippa (Villavallelonga) e Domenico Palma (Luco dei Marsi), che lo considerano “in tutto e per tutto, un volano di crescita generale esponenziale, connotato finalmente anche da una visione futurista”.

 

“Immersi nella natura abruzzese”, questo lo slogan prescelto per il progetto di rete, che rappresenta l’ultima tappa di un iter assai lavorato e studiato di rivalutazione del territorio, avvalorato grazie ai fondi Pit, ossia ad un sostegno economico rivolto a progetti di innovazione tecnologica, di processo o di riorganizzazione dei servizi in Regione Abruzzo. La cifra messa a disposizione per la rivalutazione della Vallelonga è attestata attorno ai 140 mila euro totali. «Una somma, questa, sicuramente non ingente» ha commentato Elisa Croce, l’architetto a capo del progetto di rivisitazione logistica e paesaggistica della zona della Marsica, che ha parlato anche «di un lungo ed intenso lavoro dedicato proprio alla realizzazione di veri e propri percorsi turistici nell’ambito della sentieristica, da percorrere, in montagna, sia in mountain bike che a cavallo». «La Vallelonga» ha aggiunto «è una terra prelibata, ricca di molte particolarità naturali ed umane: si pensi, ad esempio, al paesaggio mozzafiato; a fronte di ciò, i fondi raccolti sono stati impiegati per dare, anzitutto, una forma, oltre che una sostanza, ai vari sentieri presenti in montagna, a cavaliere dei quattro comuni totali interessati: opere di cartellonistica, percorsi vita rimessi a nuovo con tanto di collocazione di innovativi attrezzi ginnici e una più profonda e riflettuta modernizzazione della Vallelonga, insufflata da una dinamica di gruppo che ha visto, innanzitutto, individuare quattro macro-aree territoriali sulle quali operare, ognuna delle quali sensibile a determinate caratteristiche paesaggistiche, artistiche e religiose». «In ogni area, di fatti» ha spiegato l’architetto «i principali beni di ristoro sono stati letteralmente riassemblati in maniera sicuramente migliore e più risponsiva rispetto alla domanda turistica nazionale ed estera odierna. Per la zona di Villavallelonga, ad esempio, grazie al Pit, abbiamo reso possibile il miglioramento delle fontanelle storiche lì collocate».

 

Il piano di investimento turistico a quattro voci ha permesso, inoltre, anche il ripristino e il ristoro del percorso escursionistico che da San Leucio approda direttamente alla piazza centrale di Trasacco, aggiungendovi, in definitiva, altri due strumenti ginnici in più, per un vassoio turistico sicuramente potenziato. Il Pit, quindi, ha permesso anche la rivalorizzazione di un cammino archeologico posto proprio a cavaliere dei comuni di Trasacco e Collelongo. In quel punto sorge, infatti, lo storico rifugio sito in località Aranello, una coccarda del comprensorio della Vallelonga, risistemato a seguito della distruzione di parte dell’attrezzatura un tempo contenuta. Grazie ad un forte lavoro di squadra, quindi, si è dato un tono diverso e contemporaneamente più competitivo a degli interventi mirati e puntuali, finalizzati tutti a rendere maggiormente appetibile un territorio che, secondo i quattro vertici delle amministrazioni locali, meriterebbe di essere sempre più riscoperto, lodato e goduto.

 

Unico neo stonato in questa ricca storia di amistà territoriale: la scarsa risposta ottenuta dalle aziende del comprensorio della Vallelonga. Il portale, infatti, composto da quattro finestre onnipresenti e sempre aperte, vertenti, ognuna, su una sfera di cristallo del territorio preso ad oggetto – e quindi: ‘cosa vedere’, ‘cosa fare’, ‘dormire’ e ‘sapori abruzzesi’ – permette alle aziende della Vallelonga di vendersi comodamente online grazie ad un’area di rete esplicitamente dedicata: una descrizione di mille caratteri potrebbe essere, quindi, il miglior biglietto da visita 2.0 per una terra lavoratrice, di radice marsicana, che fiorisce, però, anche verso gli altopiani di un turismo multitasking.

 

«Il sito» chiarisce Americo Montanaro, uno degli sviluppatori primi del progetto «è un melting pot di suoni, di odori e di visoni di un luogo che davvero non ha nulla da invidiare agli altri presenti per il mondo. Forse l’unica cosa che mancava, era il suo personale modo di comunicarsi. Le istituzioni, ora come ora, si stanno dando realmente da fare per far sì che questa zona possa attrarre più turisti possibili. Adesso il dado passa, quindi, ai privati e alle varie attività commerciali; occorre abitare online affinché si sviluppi ciò che da molti anni, oramai, si cerca di far germogliare anche qui, e cioè un turismo di assoluta qualità. Il giro del mondo della Vallelonga è oggi a portata di un click».

 

Esplicativa la conclusione del sindaco di Trasacco, bandiera della Vallelonga web, che ha affermato: «Questo è stato un investimento di idee, innanzitutto. Noi, nella Vallelonga, possediamo delle bellezze storiche indimenticabili, come la nostra montagna o la faggeta più antica d’Europa. Volgarmente, questi spettacoli a portata di tratturo, vengono solitamente definiti di nicchia, semplicemente perché sono rarità che attirano persone con un preciso e localizzato interesse personale, ma ciò non significa essere da meno in ambito nazionale. Non avremo forse il notissimo palio di Siena, ma la nostra basilica trasaccana, un tempo la prima perla religiosa d’Abruzzo e tutte le altre medaglie al merito del territorio, farà la sua egregia figura nel mezzo di un vociferare nuovo, che parla di turismo veloce, smart e soprattutto connesso».

 

Redazione Avezzano Informa