ABRUZZO. «In Abruzzo arriva, per volontà del Governo, un inceneritore di rifiuti Non è una novità: la previsione era contenuta nella bozza di decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri sulla realizzazione di nuovi impianti di incenerimento in attuazione dell’articolo 35 del decreto legge 11372014, più noto come Sbocca Italia. La notizia è solo la riduzione del numero totale di impianti previsti, nove in tutto, e la certezza che uno sarà in Abruzzo, nonostante il voto contrario della nostra Regione in sede di Conferenza Stato-Regioni». Questo quanto si legge in una nota della Cgil Abruzzo che, contestualmente, avanza alcune proposte.
«Difficile capire se si tratta di miopia o di strabismo. O di entrambi. Da un lato infatti il governo incenerisce rifiuti, dall’altro, vedi il collegato alla legge di Stabilità per il 2016, incentiva “il post-consumo e il recupero degli scarti”. Per la Cgil Abruzzo» spiegano dal sindacato «ridurre, riutilizzare, riciclare la materia, recuperare energia, sono le azioni fondamentali per una corretta gestione dei rifiuti, principi che sono confermati dal nuovo pacchetto europeo sull’Economia circolare pubblicato il 2 dicembre 2015. Con i rifiuti non si scherza, e la scelta di “incenerire” è in totale contrasto con quella di separare, riciclare, riusare i rifiuti».
«Ma c’è una ragione in più che alimenta la nostra opposizione. La nostra Regione» chiariscono ancora dalla Cgil «con i suoi pochi abitanti, 1.300.000, ha raggiunto il 45% di riciclaggio, con un basso andamento di produzione di rifiuti, quindi, affinché l’impianto sia produttivo, occorrerà portare rifiuti da altre zone del Paese, in una fase in cui le quantità diminuiscono e restano ingenti i costi del trasporto».
La Cgil ricorda che nella strategia di lotta al cambiamento climatico in cui è impegnata l’Italia è necessario ridurre anche queste emissioni, quelle degli inceneritori e quelle del trasporto. Il sindacato considera sbagliate le scelte del Governo e chiede alla Regione Abruzzo di incrementare tutte le azioni sull’intera filiera della gestione dei rifiuti, per una riduzione della produzione di rifiuti e della loro pericolosità, per la diffusione di sistemi integrati di raccolta, per ogni attività di riciclaggio, per favorire lo smaltimento dei rifiuti in luoghi prossimi a quelli di produzione.
«La Cgil Abruzzo» concludono infine «sostiene la riduzione dei rifiuti e il riciclaggio come via maestra dello sviluppo sostenibile, e sottolinea come questo sia un settore che può creare buona occupazione per gli abruzzesi».
Redazione Avezzano Informa