Cronaca 06:30

Discarica di Celano nuova terra dei fuochi? Il sindaco: “La città stia tranquilla”

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CELANO. Mentre montano paure e polemiche per il sequestro dei circa 43 ettari della discarica San Marcello di Celano, il sindaco del centro marsicano Settimio Santilli rassicura i suoi concittadini.

 

«È doveroso precisare che la suddetta area interessa i terreni che furono oggetto di attività estrattiva per la realizzazione del tratto autostradale della A25 e che poi nel corso degli anni, in parte sono stati trasformati dal Comune di Celano nella ex discarica di “San Marcello”, mentre il resto sono di natura privata come rilevato nel corso delle indagini. Per eseguire indagini più approfondite sulla natura degli stessi rifiuti» precisa Santilli «i Noe effettueranno già nei prossimi giorni indagini geologiche più approfondite e proprio per questo ci siamo resi disponibili ad eseguire tutte le azioni possibili in merito. Pertanto, prima di parlare di “Nuova terra dei fuochi” e causare ulteriori danni all’economia dell’intero territorio, soprattutto all’agricoltura, è necessario aspettare lo svolgimento delle indagini da parte delle autorità preposte».

 

«Bisogna precisare infatti» continua il sindaco «onde evitare un ingiustificato allarme, che contrariamente a quanto dichiarato da diversi organi di stampa e dal segretario del Pd locale, in maniera del tutto scellerata e strumentale, i terreni interessati non sono mai stati destinati alla coltivazione agricola negli ultimi 50 anni e che la natura dei rifiuti è ancora del tutto da accertare. Tuttavia, in qualità di sindaco e di ex assessore all’ambiente ritengo necessario precisare tutte le attività che nel corso dell’ultima amministrazione, e mai nelle precedenti, sono state eseguite nella medesima area, ovvero: la chiusura e il rispristino ambientale della discarica di “San Marcello”, la realizzazione in un’area limitrofa a questa, di uno dei primi “centri di raccolta di rifiuti differenziati” dell’intera Marsica, la presentazione in provincia del progetto inerente la chiusura e la messa in sicurezza della discarica per inerti, la chiusura, più volte effettuata, degli accessi proprio a tale area, al fine di evitare potenziali sversamenti di rifiuti, il posizionamento di foto trappole di sorveglianza, in seguito oggetto di furti ed atti vandalici, la continua asportazione dei rifiuti più visibili abbandonati nell’area, con ingenti spese di smaltimento dei medesimi.

 

«Ben venga quindi e sono io il primo a volerlo» conclude Santilli «l’azione intrapresa dai Noe utile a fare ulteriore chiarezza nella vicenda e a punire coloro che si sono resi protagonisti di tali azioni incivili, in una realtà locale che ha mostrato invece tutto il suo senso civico e la sensibilità ambientale con il 65% di raccolta differenziata raggiunto già dal 2013, con l’avvio dei corsi di formazione ambientale nelle scuole materne, a dimostrazione dell’impegno e del cambio di rotta intrapreso dal sottoscritto in merito alla salvaguardia dell’ambiente».

 

Redazione Avezzano Informa