Attualità 06:15

Illustrato ad Avezzano un nuovo software per la prevenzione oncologica

La Asl 1 capofila del progetto per Abruzzo e Molise


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AVEZZANO. Migliorare l’accesso agli screening oncologici, intervenire con verifiche sul puntuale recapito delle lettere-invito spedite a domicilio, aggiornare le liste anagrafiche dell’utenza, ampliare la copertura dei controlli: questi gli obiettivi del progetto, che vede la Asl 1 capofila per Abruzzo e Molise, da perseguire con l’utilizzo di un nuovo software con la formazione dei referenti delle aziende sanitarie delle due regioni.

 

La Asl Avezzano-Sulmona-L’Aquila, su incarico e insieme all’Agenas, agenzia nazionale per i servizi sanitari regionali, ha assunto il ruolo-guida nell’organizzazione dell’attività di formazione sui referenti per lo screening di Abruzzo e Molise.

L’11 febbraio, ad Avezzano, nella sede Asl di via XX settembre, c’è stato il primo summit didattico, a cui ne seguiranno altri, con docenti di Roma e dell’Università Cattolica, per acquisire le conoscenze delle modalità di utilizzo di una nuova risorsa informatica, realizzata secondo la metodologia “Precede-proceed”. Si tratta di un nuovo software, il cui funzionamento è stato illustrato nel corso di un’intera giornata di formazione, capace di mettere a nudo i punti critici dei programmi di screening regionali e di eliminarli con l’adozione di adeguate contromisure.

 

Il fine è quello di attuare le giuste azioni per il potenziamento dei programmi di diagnosi precoce del tumore della mammella, del colon-retto e del cervicocarcinoma. All’incontro erano presenti, tra gli altri, Elisa Guglielmi dell’Agenas, la dirigente della prevenzione e tutela sanitaria della regione Abruzzo, Stefania Melena e, per la Asl 1, il direttore del servizio prevenzione, Domenico Pompei, oltre alla coordinatrice dei programmi screening oncologici aziendali Alisia Macerola. Docenti del corso: Paolo Giorgi Rossi, esperto a livello nazionale in materia di screening e Marta Marino dell’Università Cattolica di Roma.

 

Quello svoltosi ad Avezzano è solo il primo di un ciclo di incontri per rendere operativa l’adozione del software che, dopo aver fotografato le azioni messe in campo dalle Asl sui controlli oncologici per la prevenzione sulla popolazione, consente di correggerne la rotta per superare le carenze, avendo come obiettivo finale quello di alzare, e di molto, l’asticella in termini di coinvolgimento della popolazione sugli screening sul cancro. In questo senso, nonostante gli sforzi profusi della Asl 1, i dati fanno riflettere: solo il 23%, equivalente a 17 mila persone, su un totale di oltre 70 mila, inserite nel campione di popolazione della provincia di L’Aquila e convocate per lettera dalla Asl, ha risposto all’appello e si è presentato al controllo.

 

«Il nuovo piano nazionale della prevenzione» dichiara Macerola, responsabile scientifico del progetto sulla formazione dei referenti di Abruzzo e Molise, «pone obiettivi chiari sull’estensione degli screening oncologici e di copertura delle popolazioni-target, imponendo di fatto agli addetti alla programmazione l’individuazione di ogni azione migliorativa».

 

Redazione Avezzano Informa