Attualità 07:15

Le Iene attaccate da Radio Maria: don Aldo Antonelli dalla parte di Casciari

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Mauro Casciari, inviato del programma di Italia 1 “Le Iene”, si maschera da Elton John e va negli studi di Radio Maria per parlare di unioni civili e del Ddl Cirinnà. L’accoglienza non è delle migliori e la iena, insieme al suo cameramen, viene aggredito verbalmente e fisicamente.

Il fatto non è passato inosservato a don Aldo Antonelli che così ha commentato la notizia:

 

«La notizia dell’aggressione di quelli di Radio Maria nei confronti di Mauro Casciari e della sua troupe delle Iene mi ha fatto vergognare ma non mi ha sorpreso né meravigliato. Ho già espresso la mia condanna dell’accaduto e la mia solidarietà verso Mauro con questo commento: “Io, prete, solidarizzo con la troupe delle Iene, e provo vergogna di certi cattolici che non hanno niente del cristiano e che sono infettati dal fondamentalismo religioso, violenza verniciata di “fedeltà!” Intolleranza spacciata per “fedeltà!”. Feticismo scambiato per fede! Fascismo ideologico camuffato da “Verità!”.

 

I dati Radio Monitor stimano più di un milione di ascoltatori medi giornalieri di Radio Maria che risulta essere la radio privata italiana con il maggior numero di ripetitori: 850 sparsi in tutto il territorio nazionale. Questo fa sì che la copertura sia superiore a quella della Rai, raggiungendo anche zone sperdute, non coperte da altri segnali radiofonici.

 

Ho avuto modo di ascoltare alcune trasmissioni, sufficienti per avvelenarmi la giornata. Che dire? Se tanto mi dà tanto, cosa ci si può aspettare da una radio che ritengo diseducativa, politicamente fascista, con delle pennellate anche di nazismo e di razzismo, antisemitismo. E, dal punto di vista religioso ed ecclesiale, ante e anti-conciliare. Una radio che, se ci fosse la censura, andrebbe censurata.

 

Questa emittente, 24 ore su 24, dispensa rifiuti tossici, trasmissioni diseducative, che imprigionano la fede all’interno di una religiosità parolaia e feticista, nella quale esiste solo lui, Don Livio Fanzaga, l’uomo che parla e dialoga con la sua pancia. Dio fa da passe-partout! Si tratta di una religiosità fatta di un lurido scambio, indecente commercio tra preghiere e offerte. Basta recitare un bel po’ di rosari, di giaculatorie, qualche benedizione, e chiedere un’offerta: e si viene sommersi da un diluvio di soldi.

 

Mi chiedo se non sia il caso di denunciare questa radio per circonvenzione di incapaci, considerato che è seguita da persone sole, deboli e di età avanzata. Mi chiedo anche del perché Radio Maria abbia i suoi conti correnti depositati in Svizzera. Ed è, comunque, spontaneo il dubbio che questa radio sia più preoccupata a rastrellare soldi che aiutare gli ascoltatori nella crescita e nella maturazione della loro fede. La quale fede, di sicuro, non si nutre di devozioni a basso prezzo, Padre Pio o Medjugorje che siano, ma quell’etica evangelica che alla logica della concorrenza e dello scontro sostituisce il sogno della convivenza per l’incontro».

 

Redazione Avezzano Informa