AVEZZANO. Luciano D’Alfonso, presidente della Regione Abruzzo, ha incontrato una delegazione dell’esecutivo del Partito Democratico di Avezzano che ha voluto perorare la causa della Facoltà di Giurisprudenza. La sede distaccata dell’Università di Teramo è ora momentaneamente sublocata nei locali del Liceo Classico Torlonia, a causa dell’inidoneità antisismica della precedente struttura.
«Un’Università» spiega il segretario del circolo di Avezzano Giovanni Ceglie «necessita di aule magne per la didattica, e come già suggerito dal rettore dell’Università di Teramo Luciano D’Amico e dalla preside della Facoltà Floriana Cursi, la migliore soluzione sarebbe l’utilizzo dei Granai di Palazzo Torlonia che attualmente sono di pertinenza della Regione».
Il PD di Avezzano, con l’intento di risolvere i problemi della Facoltà e di contribuire alla creazione di un polo universitario, ha fatto sua questa esigenza ed ha chiesto al presidente D’Alfonso il cambiamento della destinazione d’uso dei Granai per trasformarli in aule magne.
Il polo che ha in mente il Partito Democratico non prevede solo Giurisprudenza, ma anche nuove facoltà come, per esempio, quella di Agraria, che si innesterebbe perfettamente in un territorio a vocazione agricola quale quello della Marsica. «Tutti i presupposti sono a favore del polo universitario in sedi rese agibili» commentano i democratici marsicani «sviluppo agroalimentare, interporto per scambio merci, futura borsa merci». «Inoltre una facoltà di Giurisprudenza, nel pieno della sua idoneità» aggiungono «innescherebbe una rivisitazione di quella geografia giudiziaria che vorrebbe soppresso il Tribunale di Avezzano, dove ancora oggi si svolgono i tirocini degli studenti di Giurisprudenza».
Parlando poi di prospettive future, il PD di Avezzano ha lanciato la proposta di alloggiare nei Granai anche aule di specializzazione in materie legate alle realtà locali come la Telespazio e la LFoundry. La proposta è stata quindi quella di creare dei corsi di Master e specializzazioni post laurea in Astrofisica e Ingegneria, considerate naturali estensioni delle attività che caratterizzano il territorio. «Se allora i Master provenissero non solo dall’Italia ma da gemellaggi con altre Università» conclude Ceglie «si potrebbe innescare un circolo virtuoso che porterebbe economia e sviluppo alla Marsica e all’Abruzzo».
Redazione Avezzano Informa