L’AQUILA. A sette anni dal terremoto che colpì L’Aquila, il primo cittadino del capoluogo ha lanciato un’idea per non dimenticare: «Vorrei che dal prossimo anno il 6 aprile diventasse il giorno della sicurezza del Paese».
La fiaccolata da via XX Settembre a Piazza Duomo ha restituito un Massimo Cialente ancora battagliero «Non capisco come ogni due anni si debba fare la revisione dell’auto, altrimenti viene sequestrata e in Italia della propria abitazione nessuno sa nulla se non la rendita catastale». A mezzanotte in città la lettura dei nomi delle 309 vittime del sisma seguita in diretta streaming su www.comune.laquila.it grazie ai Vigili del Fuoco.
«È arrivato il momento di lanciare un grande progetto di 50/60 anni – ancora Cialente – per la manutenzione straordinaria di messa in sicurezza dell’Italia partendo dai territori più a rischio idrogeologico e sismico e dalle scuole. Dobbiamo fare come in Giappone e Cile e negli altri Paesi seri e civili».
Redazione Avezzanoinforma