Lavoro 06:15

Crab stremato. Regione e Provincia si facciano sentire

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AVEZZANO. Sembrano davvero negative le sorti del Crab. Lo scorso mese di ottobre, infatti, sembrava che tutti i nodi fossero giunti al pettine, ma oggi, sostengono i consiglieri provinciali Felicia Mazzocchi e Gianluca Alfonsi, non c’è nulla che alimenti le speranza.

 

«È utile ribadire che la provincia non ha partecipato alla decisione scellerata che ha decretato la messa in liquidazione» spiegano i due consiglieri. «Nello stato di “liquidazione”» vanno avanti i due «l’attività è davvero difficile e ancor più partecipare a bandi che porterebbero linfa al Crab. Nulla all’orizzonte della sperata legge regionale che pure era stata abbozzata unanimemente in consiglio provinciale tre anni fa. La Provincia non ha condiviso la messa in liquidazione e tantomeno la nomina di ben quattro liquidatori con i relativi compensi. Peraltro, a due anni dalla nomina dei liquidatori zero risultati. Per giunta i liquidatori non hanno instaurato con i revisori un clima costruttivo, come auspicabile, anche in considerazione che si maneggia denaro pubblico. Se nel bilancio regionale non c’è traccia della ricerca e lo scopo delle nomine non è compensazione elettorale, non si comprende qual è il beneficio per i cittadini e per i dipendenti».

 

«Ripetiamo che senza soldi non c’è nessuna magia che faccia guarire l’agonia del Crab e della ricerca regionale. A cosa sono serviti incontri e passerelle?» si chiedono Mazzocchi e Alfonsi «a novembre a palazzo Torlonia il presidente Luciano D’Alfonso disse ai dipendenti, che gioirono, di pretendere dai commissari entro dieci giorni una relazione che illustrasse l’andamento della liquidazione in modo da porre subito rimedio e risanare lo stato del centro di ricerca. Ma di giorni ne sono passati non 10 ma 150! Ci risparmiamo di rifare la litania delle perdite gravissime di questo territorio, ma non se ne può più davvero». «Consiglieri regionali marsicani fatevi sentire» l’appello dei due consiglieri provinciali «e pure il presidente della Provincia faccia sentire la sua voce e pretenda chiarezza per il bene dell’agricoltura, per il bene del personale che è altamente specializzato, ma ora più che altro è demoralizzato, e per il bene del territorio marsicano e regionale tutto che può usufruire di servizi preziosi senza rivolgersi altrove. Che il Crab non sia l’ennesimo esempio di cecità regionale».

 

Redazione Avezzano Informa