Cronaca 06:00

Quella notte di maggio del 1974 con Marco Pannella da Piazza Navona a Porta Pia

Ottaviano Del Turco ricorda il leader dei Radicali italiani nella storica vittoria referendaria per il divorzio che decretò l’avanzamento civile dell’Italia democratica


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Ho partecipato a decine di Manifestazioni promosse da Marco Pannella o alle quale il leader dei Radicali portava il segno della sua ispirazione e della sua influenza.

 

Non dimenticherò mai quella che cominciò verso le dieci di sera a Piazza Navona e si sciolse due ore dopo a Porta Pia: era la manifestazione che  salutava la più grande, sentita, gioiosa vittoria politica e civile dell'Italia delle libertà della tradizione liberale-democratica repubblicana: la legge che garantiva il diritto al divorzio era, irreversibilmente, Legge dello Stato italiano.

 

Piazza Navona aveva scandito tutta la campagna del movimento che sosteneva la conferma popolare della legge Fortuna-Baslini, approvata dal Parlamento e rimessa in discussione dalla campagna per abolirla con il voto popolare. Quella piazza era diventato il quartier generale del movimento che aveva sostenuto la battaglia parlamentare per il varo della legge. In quella piazza si davano appuntamento tutti i giorni gli stati maggiori di tutte le forze politiche che mobilitavano gli elettori. Tutti i leaders delle diverse formazioni misero in Campo i loro rappresentanti più autorevoli e tutti formavano lo Stato Maggiore di un esercito che mobilitò il paese come è successo rare volte in quelle misure nella storia dell'Italia Repubblicana.

Tutti erano capi riconosciuti di quella mobilitazione di massa: Marco Pannella assieme a Loris Fortuna erano i capi riconosciuti di quella battaglia.

 

La sera della vittoria, Piazza Navona si riempì in poco tempo: da tutti i quartieri del centro, da tutta la periferia, arrivavano piccoli e grandi cortei spontanei. Dalle finestre dei palazzi, bandiere tricolori scandivano quella festa civile con un entusiasmo raro per una vittoria politica di grandi dimensioni.

 

La decisione che si prese verso le nove di sera non sollevò nessuna obiezione: un corteo avrebbe attraversato il centro di Roma per arrivare sul piazzale di Porta Pia. Molti di coloro che hanno partecipato a manifestazioni di giubilo avranno una gerarchia personale da far valere nel ricordo di quelle più belle e sentite ma quella sera, accanto al gruppo di militanti che improvvisarono un servizio d'ordine del quale non c'era alcuna necessità, c'erano gli uomini e le donne che avevano diretto quella mobilitazione di popolo.

 

Tutti erano uguali quella sera ma l'ispiratore di quella storica vittoria era uno solo. Era Marco Pannella, sorridente, misurato come poche volte nella sua vita, sotto braccio a  Loris Fortuna. Avevano stretto migliaia di mani, era il corteo che aveva scandito la serata  più bella e importante della loro vita.  

 

Ottaviano Del Turco


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