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Disservizi nella gestione del sistema idrico: Santilli torna ad attaccare il Cam

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CELANO. «Ogni volta che si verifica un evento piovoso, di media o importante intensità, assistiamo ad allagamenti e disagi per i cittadini con l’eventualità affatto peregrina di seri problemi per l’incolumità pubblica, oltre che di potenziali rischi igienico-sanitari». Questa la denuncia del sindaco di Celano, Settimio Santilli, che poi spiega così il fenomeno: «Il tutto è dovuto allo stato di vetustà e di cattiva manutenzione delle fognature, ormai ridotte a colabrodo che non hanno più la loro funzionalità ottimale». Il primo cittadino del centro marsicano pone quindi l’accento su una problematica diventata comune a molti paesi del territorio e attacca il Cam colpevole, secondo lui, di non intervenire come dovrebbe sulle reti idriche fognanti che gestisce per i Comuni.

 

«Il Cam» spiega infatti il sindaco «oltre ad occuparsi ormai solo ed esclusivamente di conti, che sono diventati un terno al lotto, e al rinnovo degli organismi di controllo politico e del revisore contabile, dovrebbe iniziare a preoccuparsi con serietà della manutenzione delle reti idriche e fognarie per fornire i giusti servizi ordinari che la gente paga e si attende, in base alla esosa tariffa applicata. Dovrebbe iniziare a comunicare ai cittadini con la famosa e tanto vituperata carta dei servizi citata nelle bollette, come avviene nel settore rifiuti, quali sono i servizi che fornisce agli utenti e quali sono i programmi di manutenzione e rete idriche che nel prossimo triennio andrà ad applicare ai vari territori comunali».

 

«Al Cam» prosegue Santilli «che si affretta a far pubblicare eclatanti articoli sui giornali in merito alla determinazione con cui sono state riscosse somme ingenti dalla Regione Lazio, alla dura lotta all’evasione, alla caccia alle utenze morose, all’ennesimo adeguamento tariffario, all’azzeramento del debito con i piccoli imprenditori e al ripiano di quelli con i fornitori di energia, sfugge sempre un aspetto fondamentale che è quello del ripiano dei debiti che ha contratto con i vari Comuni come Celano. Non contemplando questo dato, come si fa a parlare di una serie di scelte improntate a una sana e attenta gestione manageriale che generano gli effetti positivi sui conti del Consorzio acquedottistico marsicano?». «A settembre» va poi avanti «inizierà la nostra battaglia, in merito al primo decreto ingiuntivo sulle somme che il Cam deve al nostro Ente e a cui ne stiamo aggiungendo un ulteriore per le annualità dal 2012 al 2016, per un totale di credito vantato verso il Cam che va oltre i 2 milioni di euro. Mi piacerebbe essere messo a conoscenza al più presto dallo stesso Consorzio dei chiarimenti richiesti ufficialmente dall’Autorità per l’energia elettrica il gas e il sistema idrico, dietro sollecito della nostra amministrazione, in merito alla minaccia da parte dello stesso ente, di raddoppio della tariffa per chi non avesse installato il misuratore d’acqua, in quanto come ricorda la stessa Aeegsi, è stato già approvato con deliberazione 152/2015/R/idr lo schema dei valori del moltiplicatore tariffario proposto dall’Ato2, per gli anni 2014 e 2015, quali valori massimi delle tariffe».

 

«Nella stessa nota» conclude infine il sindaco di Celano «l’Aeegsi ribadisce che per il periodo regolatorio 2016/2019, le regole che i gestori sono tenuti ad applicare per l’eventuale modifica della struttura dei corrispettivi della tariffe, sono fissate dall’articolo 36 dell’allegato A della DEL.664/2015/r/IDR, ovvero come citato al punto 36.5 “la struttura dei corrispettivi […] deve rispettare l’ulteriore vincolo di non variare il gettito tariffario di ciascuna categoria di utenza di oltre il 10%, in aumento o in diminuzione”. Abbiamo intenzione, insomma, di intraprendere tutte le vie legali per far rispettare i diritti dei nostri cittadini, che devono pagare un servizio efficiente e soprattutto equo alla tariffa che pagano».

 

Redazione Avezzano Informa


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