Attualità 06:20

In nome di Fra Tommaso e San Francesco la quarta “Marcia del Creato”

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CELANO. Con la benedizione del “buon cammino” impartita da padre Roberto Scocchia del Convento di Santa Maria Valleverde a Celano, circa 400 persone hanno partecipato alla quarta Marcia del Creato, partita da Celano, patria di Fra Tommaso, primo biografo di San Francesco, per ripercorre il sentiero frequentato da San Francesco d’Assisi, che ha avuto per cornice gli splendidi scenari dell’imponente territorio del parco Sirente Velino.

 

Il pellegrinaggio, oltre alle Gole di Celano, ha attraversato i territori di Aielli, Cerchio, Collarmele e Gagliano Aterno, fino ad arrivare alla Chiesa e al convento di San Francesco a Castelvecchio Subequo, dove è conservata una reliquia con il sangue delle stimmate del Santo di Assisi. I partecipanti hanno potuto così immergersi in uno scenario tra i più suggestivi d’Italia e nel lungo cammino godere della viva biodiversità del Parco.

 

«È stata una bella giornata» ha commentato Ezio Ciciotti, assessore comunale di Celano «all’insegna dell’amicizia e della spiritualità, caratterizzata dalla grande partecipazione ad un avvenimento che ormai è entrato nella tradizione degli appuntamenti estivi abruzzesi. Perfetta l’organizzazione, curata nei particolari e per questo intendo ringraziare il dottor Igino Chiuchiarelli, responsabile regionale ufficio parchi e aree protette e Pasquale Casale funzionario della Regione e tutti coloro che hanno partecipato all’organizzazione dell’evento».

 

La marcia è partita dal convento di Santa Maria in Valle Verde, a Celano, ed è stata aperta e chiusa dal Corpo Forestale dello Stato con due agenti a cavallo, con la mascotte del corpo il cane “Diego”, e resa sicura dalla Croce Rossa Italiana, che con la propria vigilanza sanitaria, strutturata con mezzi e volontari del soccorso, ha reso possibile affrontare i 30 chilometri lungo i quali si svolge il percorso

 

Stessa collaborazione da parte dell’associazione dei medici di famiglia e dei soci del Cai regionale sezione di Celano, Avezzano e L’Aquila che hanno accompagnato e guidato i numerosi partecipanti attraverso i sentieri di montagna che collegano la Marsica alla valle Subequana. In località “Baullo” si è tenuto poi il rituale appuntamento per narrare il miracolo dell’acqua che il Santo operò per salvare da morte certa una donna di Gagliano Aterno di nome Maria.

 

Suggestivo è stato l’arrivo a Castelvecchio Subequo, accompagnato dalla banda musicale. I frati minori del convento di Castelvecchio hanno infine accolto la marcia al suono delle campane e dispensato ai partecipanti la benedizione finale.

 

L’appuntamento è quindi fissato per il prossimo anno quando ci sarà anche il riconoscimento e l’unione virtuale della marcia con la più importante “Marcia della Pace” che partirà da Assisi.

 

Redazione Avezzano Informa