Cronaca 06:00

Terremoto nel cuore dell’Italia: la colonna mobile della Protezione Civile abruzzese ad Accumoli

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ACCUMOLI. Pochi secondi bastano per cambiare per sempre una vita. Pochi secondi di una ventosa notte d’estate che strappano sonno, sogni e vite. Chi vive su questa striscia di terra, che qualcuno ha definito “ballerina”, dovrebbe essere tristemente abituato a convivere con il terremoto, nove lettere di calamità naturale che, però, coglie ogni volta impreparati e squarcia strade, case ed esistenze.

 

La scorsa notte la terra ha ripreso a tremare. Più di trecento le scosse di terremoto tra Lazio, Umbria e Marche. La più forte, quella del sesto grado della scala Richter, registrata dall’Ingv nel distretto di Rieti, è stata avvertita dall’Emilia Romagna alla Campania. Amatrice (RI), Accumoli (RI), Pescara del Tronto (AP) e Arquata (AP) i centri più colpiti. Oltre 150 i morti, decine i dispersi e migliaia gli sfollati. Un bilancio angosciante che, purtroppo, rischia di peggiorare.

 

C’è, però, una costante tutta italiana in queste ore di tragedia: la solidarietà. Spontanea e organizzata è partita immediatamente, appena è risultata evidente l’entità del sisma. L’Abruzzo, che ancora vive sulla propria pelle le ferite della catastrofe del 6 aprile 2009, è in prima fila nel portare i soccorsi. E mentre le associazioni locali si mobilitano nella raccolta del materiale di prima necessità la colonna mobile della Protezione Civile regionale è partita ieri mattina per raggiungere Accumoli, insieme al sottosegretario alla presidenza della Regione, con delega, Mario Mazzocca.

 

mazzocca accumoli.jpg«Alle ore 13.00 siamo partiti dal Capoluogo alla guida della colonna mobile della Protezione Civile Abruzzo alla volta di Accumoli, insieme ai nostri 120 volontari sui circa 70 mezzi di cui si compone l’organico» fa sapere il sottosegretario in una nota di aggiornamento. «Giunti sul posto» prosegue poi «abbiamo iniziato l’allestimento del campo affidatoci in località Grisciano, lungo la Salaria, con l’installazione di 38 tende pneumatiche, con 310 posti letto, una cinquantina dei quali riservati ai nostri volontari, 3 gruppi elettrogeni, 2 torri faro, 5 moduli per servizi igienici, uno abilitato per i portatori di handicap, 2 moduli gruppo docce, un’unità di coordinamento, una struttura operativa mobile, un bobcat e una terna gommata».

«Per tempo predisposte dalla struttura regionale di Protezione Civile» aggiunge Mazzocca «erano già sul posto due cucine da campo per complessivi 700 pasti per ogni turno. Qualora la situazione lo richieda, siamo comunque pronti e disponibili ad elevare il livello qualitativo e quantitativo del nostro impegno. Un sentito grazie alla nostra Struttura di Protezione Civile, dai dirigenti ai funzionari, fino ai nostri splendidi volontari: ciò che io sono solito definire la “spina dorsale” del sistema regionale, ovvero parafrasando il giornalista di Sky, “l’esempio di un’Italia che funziona”».

 

Maria Caterina De Blasis

Foto copertina: Ansa