«Ho scritto una lettera a Raffaele Cantone, presidente di Anac – Autorità Nazionale Prevenzione Corruzione, perché chiamata in causa dal sindaco Gianni Di Pangrazio sulla questione degli assurdi ritardi che stanno caratterizzando l’iter di importanti opere pubbliche ad Avezzano. Opere promesse dal sindaco, opere che avrebbero cambiato in meglio il volto della città, ove fossero state realizzate». Il consigliere comunale Stefano Chichiarelli interviene così sul blocco delle opere pubbliche in città chiedendo espressamente di «fermare la pratica dello scricabarile».
Chichiarelli si rivolge a Cantone per avere una richiesta di chiarimenti e «sapere se è vero, come più volte detto da Di Pangrazio, che le opere pubbliche strategiche di Avezzano sarebbero bloccate a causa delle recenti normative sulla prevenzione della corruzione e di non meglio specificati intralci burocratici che chiamano in causa il ruolo dell'Anac stessa. Accuse, quelle rivolte dal Sindaco, ancora più singolari, dato che provengono da un burocrate pubblico che si dichiara ora vittima di quella stessa burocrazia della quale è sommo sacerdote!».
In attesa della risposta dall’Anac, Chichiarelli chiama in causa direttamente il sindaco: «L'Amministrazione a guida Di Pangrazio sta toccando il fondo. E' lunghissima la serie delle promesse non realizzate così come quella dei pasticci creati da una gestione della cosa pubblica emotiva, personalistica, confusionaria, per non dire di peggio. Questa sfortunata città sta assistendo in questi ultimi mesi, segnati dalla totale paralisi amministrativa, ad una assoluta refrattarietà a qualsiasi assunzione di responsabilità.
Per il Sindaco la colpa è sempre degli altri. Se non si fa un'opera pubblica, se una promessa diventa inevitabilmente una bugia, se la città è sempre più spenta, la responsabilità non è mai del Sindaco. La colpa è sempre di un dirigente oppure di un assessore oppure di forze oscure che tramano. E' questo il Sindaco dello scaricabarile che amministra Avezzano da 4 anni a sua insaputa.
Ancora una volta il Sindaco, invece di assumersi le responsabilità dei suoi errori, ha ripetuto il ritornello dello scaricabarile, alzando questa volta il tiro contro l'Anac. Accuse surreali che ho chiesto a Cantone di smentire. A sentire il Sindaco, Avezzano è il primo comune al mondo amministrato ad insaputa del Sindaco stesso, dato che il primo cittadino non sa mai nulla di nulla e fa firmare tutto al povero vicesindaco Boccia o all'assessore di turno. I progetti vengono predisposti dai fantasmi, i dirigenti sono scelti da mani invisibili, i folletti mettono bastoni tra le ruote ed ogni cosa viene pilotata da forze oscure o dall'”aquilanità nera”, forze tenebrose che hanno come unico scopo quello di “fare il male della città”, come recita lo stanco ritornello di Di Pangrazio. L’esercito del male ora conterebbe anche l'Anac, nella singolare visione delle cose dei dipangrazios, e pianta di notte i semi del disastro senza che l’Amministrazione se ne sia mai accorta in 4 anni. Speriamo che prima della fine del mandato il Sindaco dello scaricabarile si accorga di essere lui, e non certo l'Anac, il primo amministratore di Avezzano».
Redazione AvezzanoInforma