Attualità 09:45

Tra la riscoperta del local e un paese che “ci vuole”, torna “Lungo le antiche rue” a Civitella Roveto

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CIVITELLA ROVETO. Manca poco ormai all’appuntamento dell’autunno rovetano che richiama a Civitella Roveto decine di migliaia di persone. Il centro storico del paese, con le sue caratteristiche stradine, si prepara quindi ad accogliere i visitatori che 21, 22 e 23 ottobre vorranno prendere parte alla XVI edizione della manifestazione enogastronomica “Lungo le antiche rue”.

 

Un evento che, nato per promuovere la castagna roscetta, divenuta prodotto a marchio Igp, e quindi di indicazione geografica protetta, ha allargato lo spettro dell’offerta ai piatti tipici dell’entroterra abruzzese e ha visto crescere sempre più il numero dei visitatori.

 

Dal momento che il turismo nazionale, e non, tende a riscoprire sempre più il local e in tanti macinano chilometri sui sentieri dei percorsi enogastronomici, “Lungo le antiche rue”, insieme alle altre sagre che animano l’autunno della Valle Roveto, può offrire un’occasione unica ai paesi rovetani. Quella di una vetrina per mettere in mostra non solo il cibo e i prodotti tipici, ma la bellezza di una natura ancora non del tutto antropizzata, con la sua aria frizzante e sana, dove al rumore del traffico fa eco il vociare dei ragazzi per strada o il familiare silenzio di una piccola “ruetta” e, alla velocità cittadina, si risponde con la spensieratezza di una piazza piena di bambini o con una lenta passeggiata che consente di girare in paese a piedi senza bisogno di automobili.

 

Certo, fuori da ogni retorica, non si può negare che a volte un paese sa anche allontanarti perché non sa come sostenerti, mentre una rumorosa e colorata città è pronta ad accoglierti con un lavoro. Quella madre-matrigna, però, rimane lì, ferma come un vecchio presepe e ha ancora qualcosa da dare, soprattutto a chi ha voglia di scoprire cosa si nasconde dietro a quei muri segnati dal tempo.

 

Deve essere questa, quindi, l’abilità di chi rimane: rendere i giorni di festa, come quelli di “Lungo le antiche rue”, un momento indispensabile per far comprendere quanto possa offrire un paese e, al contempo, lavorare perché se qualcuno volesse tornare a percorrere quelle caratteristiche rue durante i restanti 362 giorni dell’anno potrà trovare la stessa accoglienza, la stessa ospitalità, lo stesso paese, perché “un paese ci vuole, non fosse che per il gusto di andarsene via. Un paese vuol dire non essere soli, sapere che nella gente, nelle piante, nella terra c’è qualcosa di tuo, che anche quando non ci sei resta ad aspettarti”.

 

Maria Caterina De Blasis