Politica 15:25

Primavera di voto ad Avezzano? Adesso parlo io!

Leonardo Casciere: “La mia sarà una rivoluzione civica con il motto Insieme Possiamo”


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AVEZZANO – L’Avvocato Leonardo Casciere è stato il primo, e fino ad ora l’unico, a sciogliere le riserve per candidarsi ufficialmente a sindaco di Avezzano. Lo abbiamo intercettato, nemmeno a dirlo, mentre usciva dal Tribunale borsa a tracolla per farci raccontare a che punto è lo stato dell’opera del “Progetto” che porta il suo nome.

 

Avvocato Casciere, Chi glielo ha fatto fare?

«Un gruppo di giovani mi disse: “Si può cambiare questa città o dobbiamo andare tutti all’estero? Si impegni in prima persona”. Sono arrivato all’età giusta per prendermi quell’impegno. Poi negli incontri che ho avuto ho riscontrato che la gente è nauseata, in questo senso il fallimento totale dei partiti è evidente. Allora questo è il momento buono per metterci la faccia e ridare dignità ad Avezzano con una rivoluzione civica fuori dagli schemi politici e senza avere padroni».

 

Il suo giudizio sull’amministrazione guidata da Gianni Di Pangrazio?

«Bilancio fallimentare. Non parlo delle persone ma dell’azione amministrativa: la città è in abbandono totale. Le problematiche del lavoro sono state disattese, abbiamo visto solo assunzioni temporanee degli amici degli amici. Oggi la gente non arriva a fine mese. La cultura intesa come investimento sulle persone è abbandonata a sé stessa. Avezzano è nel degrado totale, la situazione dell’arredo urbano è drammatica. Adesso è il momento dell’asfalto elettorale ma mi pare che stia avvenendo solo a Paterno.

Una città che era viva si è ridotta a città deserta, basta andare in centro alle sette di sera, non c’è più nulla, non c’è più spirito né dignità. Avezzano esce devastata dall’attuale amministrazione comunale, altro che capoluogo del territorio».

 

A che punto è con la costruzione della sua squadra?

«Il “Progetto Leonardo Casciere – Insieme Possiamo”  va avanti oltre ogni aspettativa. Ad oggi ho 3 liste civiche, in prospettiva ce n’è una quarta ma siamo in trattativa. La bellezza è che dentro le mie liste c’è gente “politicamente incensurata” e tutti vivono del proprio lavoro. Nessuno di loro mi ha chiesto un posto o un incarico di qualsiasi genere».

 

Per Leonardo Casciere di cosa ha bisogno Avezzano?

«Dei punti cardine del mio programma. Intanto vogliamo creare lavoro e non posti, ho 30 ingegneri che hanno assunto il compito di rispondere ai bandi europei perché i Comuni hanno una linea privilegiata con l’Europa per attingere ai fondi. Ho intenzione di creare un vero e proprio staff per i rapporti con l’Europa e imporrò alle ditte che vinceranno gli appalti di assumere manodopera avezzanese. Per riacquistare dignità, in città bisogna ridare vita alla cultura vera che è da sempre un investimento importante. Sulla sicurezza dei cittadini: istituirò una pattuglia di vigili che sarà in servizio tutte le notti coordinandosi con le forze dell’ordine, telecamere ad alta risoluzione nei punti strategici e un vigile fisso a piazza Torlonia per restituire tranquillità alle famiglie. Metteremo in campo un progetto europeo importante che riguarda la pineta e la sostituzione dei tanti alberi malati così ridaremo agli avezzanesi un punto di ritrovo per famiglie, bambini e sportivi. Vogliamo riattivare e potenziare i musei cittadini e le biblioteche. Sul sociale metteremo un’attenzione particolare: chi è colpito dalla sfortuna non può essere colpito anche dalla Pubblica Amministrazione, a queste persone daremo il massimo supporto di qualsiasi genere. È arrivata anche l’ora della spending review all’interno del Comune: elimineremo le prebende di ogni genere tra le quali i 300.000 euro che i dirigenti si dividono per il raggiungimento degli obiettivi come se questi ultimi non fossero già nelle loro competenze lautamente retribuite; dobbiamo ristrutturare l’Ufficio legale che comporta un’emorragia grave di denaro intorno ai 400.000 euro stilando un accordo con l’Ordine degli Avvocati per avere incarichi a rotazione. Da ultimo bisogna eliminare tutti i telefonini perché sono una spesa inutile».

 

E di cosa non ha bisogno Avezzano?

«Assolutamente della classe politica che ha imperversato per oltre trent’anni riducendo la città nello stato in cui si trova».

 

LS Direttore