Cultura 09:25

“Le sette e cinquantadue”: storia di Ridotti di Balsorano tra terremoto e Grande Guerra

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BALSORANO. “Niente può scalfire l’umanità tipica della gente semplice; non ci sono né terremoti, né guerre, né regnanti che possano alterarla in un senso o nell’altro poiché è l’umanità della gente, figlia della nostra aspra terra d’Abruzzo”. È così che viene presentato il nuovo lavoro di Gianni Gismondi, originario di Balsorano e docente di Storia dell’Arte e Civiltà Italiana a Budapest, in Ungheria.

 

Il nuovo romanzo di Gismondi, pubblicato per ilmiolibro.it, si intitola “Le sette e cinquantadue” e muove i passi da un saggio che lo stesso autore aveva pubblicato all’interno dell’opera “Il terremoto del 13 gennaio 1915 nell’Alta e Media Valle del Liri”, edita dall’associazione culturale “Il Liri” in occasione del centenario del sisma.

 

Un racconto scritto per onorare i rovetani morti nel terribile terremoto e, successivamente, nella Grande Guerra che è divenuto quindi un romanzo, arricchito anche da canti popolari che vanno ad intrecciarsi con gli aneddoti e le storie del passato soprattutto di Ridotti, frazione di Balsorano. Una terra particolarmente amata da Gismondi che l’ha narrata anche in altre raccolte e romanzi, dedicati ad un pezzo di mondo che piano piano rischia di andarsene via insieme a tutto il suo linguaggio, al suo dialetto, alla sua gestualità e ai suoi mestieri. Recuperarlo e raccontarlo per l’autore, quindi, non è solo una passione, ma quasi un dovere morale.

 

Maria Caterina De Blasis