Politica 15:08

Di Marco Testa: "Giovagnorio, 10 anni di opposizione senza accorgersi di quello che succedeva a Tagliacozzo"

Municipio Tagliacozzo - AvezzanoInforma.jpg

"Con Vincenzo Giovagnorio è un film già visto, sempre lo stesso copione, come un giocoliere lancia in aria parole ma non risponde ai punti contestati con fatti concreti”. Con queste parole il capogruppo de “Il Paese che Vorrei” ed ex sindaco di Tagliacozzo, Maurizio Di Marco Testa, replica tramite un comunicato stampa alle dichiarazioni rilasciate nei giorni scorsi dall’attuale primo cittadino. 


Mi accusa di aver fatto gli interessi di pochi – spiega Di Marco Testa - mentre lui è l’unico che sta lavorando per la comunità, disinteressato e onesto… Trovo che certe affermazioni siano false, ipocrite, piene di cattiveria, ancor di più quando le stesse promanano da colui che rappresenta un’istituzione e che indossa la fascia tricolore. Probabilmente nei 10 anni in cui sedeva ai banchi dell’opposizione il sign. Giovagnorio era troppo distratto o occupato ad organizzare la logistica e gli eventi per i locali di Avezzano, quindi non dobbiamo meravigliarci se non si è accorto di quello che accadeva a Tagliacozzo”. 


“Di contro - aggiunge il leader de Il Paese che Vorrei - il nostro sindaco non perde occasione per evidenziare il proprio bagaglio culturale, come se il valore di un amministratore si potesse misurare in base ai titoli. Allora, per rispetto dei tanti giovani che hanno passato anni sui libri, una volta per tutte sgombriamo il campo da ogni equivoco, e lo invito a pubblicare il diploma di laurea a conferma di tanta cultura. Io, dal mio canto, sono sempre stato una persona del fare e l’ho dimostrato nell’arco della mia vita. Sono 36 anni che servo fedelmente lo Stato. In tutte le vicende che mi hanno riguardato mi sono sempre reso disponibile a fornire ogni chiarimento utile. Il ruolo degli avversari non è quello di esprimere pareri e condanne, come se denigrare l’altrui operato fosse l’unico argomento. E, in ogni caso, non spetta al sindaco emettere sentenze, lasciamo che lo facciano le all’Autorità Giudiziarie preposte”.


“Ora che la campagna elettorale è terminata - continua l'ex sindaco - non bisogna perdere di vista che il ruolo del primo cittadino è quello di compattare la comunità e non sgretolarla. Per far ciò occorrono senso di responsabilità ed una grande dote di umiltà. Valori che sembrano mancare. In nome della trasparenza, perché non pubblichiamo gli importi degli stipendi percepiti da Giovagnorio nella qualità di consigliere e di sindaco in maniera tale che la comunità possa fare un raffronto e verificare se effettivamente sta rinunciando a qualcosa, visto che si tratta sempre di soldi pubblici?”. 


“Rivendico il finanziamento relativo al Masterplan e sfido chi sostiene il contrario a pubblicare la data in cui il governatore D’Alfonso lo ha presentato ufficialmente a L’Aquila, alla presenza di tutti i sindaci. Silenzio in merito alle azioni da intraprendere per la difesa dell’ospedale Umberto I; silenzio in merito all’intitolazione della strada allo statista Giorgio Almirante. Posso dire che è vero, la corrente azione amministrativa non corrisponde a ‘Il Paese che Vorrei’ ma piuttosto all’opera di un regista che fa una panoramica tutta personale, raccontando verità che non sono verità. Sembra di assistere ad una rappresentazione dove vanno di scena balletti, spettacoli, sfilate e chiaramente tanti fiori. Non nascondo il mio disappunto nel dovermi scontrare con avversari scorretti e manipolatori – conclude Di Marco Testa - per il momento, cari cittadini non ci resta che sedere in prima fila con i pop corn e goderci lo spettacolo: che abbia vita il… Circo”. 

 

Redazione AvezzanoInforma