Cultura 11:06

"Il popolo dei trattori": il mondo agreste marsicano raccontato da Gismondi

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“Il popolo dei trattori” è un libro di racconti ambientato a Ridotti di Balsorano, nella Valle Roveto, ed in tutta la Marsica. Il tema di questo scritto è il mondo agreste e pastorale che l’autore, Gianni Gismondi, conosce bene poiché è figlio dell’universo che racconta, prossimo ormai a scomparire. L’intento di chi scrive è stato quello di preservare questo mondo, se non nella realtà, almeno nella narrazione scritta, in modo che possa costituire una memoria per il futuro.


Il popolo dei trattori è una memoria semplice, non certo fatta di infamie; un pezzo di mondo che se ne sta andando via per sempre insieme a tutto il suo linguaggio, al suo dialetto, alla sua gestualità e ai suoi mestieri. Recuperarlo e raccontarlo è quasi un dovere morale” (G.Gismondi) 


Lo scrittore, fin dagli anni '90, ha fatto un lavoro di ricerca sul campo ascoltando e trascrivendo ogni storia o frammento di storia che gli è arrivata. È andato a cercare gli anziani nelle loro case e nelle bettole del paese riportando le loro facezie proprio così come gli sono state narrate, e intorno a questo nucleo originale l’autore ha tessuto come una ragnatela la sua narrazione.


In tutto il libro domina la satira e l’umorismo che sono il condimento dell’intero scritto. Il libro venne pubblicato la prima volta in Ungheria nel 2001, e oggi, in una nuova edizione aggiornata e corredata di disegni realizzati dall’autore stesso, è stato pubblicato per la piattaforma editoriale ilmiolibro.it, in versione cartacea ed ebook.


Gianni Gismondi è nato a Ridotti di Balsorano (AQ), si è laureato alla Facoltà di Lettere e Filosofia dell'Università di Roma "La Sapienza". Vive e lavora a Budapest (Ungheria), qui ha insegnato per 10 anni presso il Dipartimento di Italianistica dell’Università degli Studi di Pécs. Dal 1993 insegna presso il Liceo San Ladislao di Budapest. Ha pubblicato numerosi libri (quattro racconti a carattere popolare, tre romanzi, una storia dell’arte sull’Ungheria degli ultimi due secoli, e un racconto sul terremoto che sconvolse la Marsica e parte della Ciociaria nel 1915, dal titolo ‟Le sette e cinquantadue”). Ha collaborato con articoli e saggi a giornali e riviste in lingua italiana edite in Ungheria ‟Nuova Corvina e Italia”.  

 

I.P.