Dai microfoni de 'La vita in diretta' giunge forte e chiaro dalla Marsica un messaggio a tutti gli italiani: “Il cuore dell’Abruzzo non si ferma, siamo in piedi e pronti a lavorare e lottare come abbiamo sempre fatto”. Queste le parole di speranza pronunciate dal sindaco di Ovindoli Simone Angelosante durante un’intervista andata in onda su Rai 1. Un appello chiaro e significativo, che in queste ore di dolore e di grande emergenza torna a far vibrare l’orgoglio degli abruzzesi e la voglia di rinascere dalle macerie.
“Il nostro pensiero va innanzitutto alle vittime ed ai nostri fratelli di Rigopiano – dichiara Angelosante durante l’intervista - questa è una tragedia importante, e noi ci teniamo a dire che l’Abruzzo resiste e vuole risorgere! I comprensori sciistici, pur con questo lutto che abbiamo nel cuore, sono aperti, funzionanti e in sicurezza, non solo qui ad Ovindoli ma anche a Campo Felice, a Roccaraso e Pescasseroli”.
“Il modo migliore per stare vicino all’Abruzzo è venire in Abruzzo – continua il primo cittadino - vanno bene gli sms e tutte le altre forme di donazione, ma sicuramente l’essere presenti qui in Abruzzo è la cosa per noi più importante. Certo non adesso nelle zone dove c’è l’emergenza perché si rischierebbe soltanto di ostacolare lo splendido lavoro che i soccorritori stanno svolgendo, ma venire nelle altre zone d’Abruzzo dove la situazione è normale e regolare, ci aiuterebbe a sperare e a ricominciare. Noi siamo attrezzati per vivere la neve, per lavorare con la neve, e stiamo cercando di farlo al meglio”.
“Quindi ripeto che per stare vicini agli abruzzesi l’appello che facciamo agli italiani è quello di venire in Abruzzo – rimarca il sindaco - adesso in inverno ma anche in primavera e in estate! Come regione abbiamo tanto da offrire: dal mare, che va dalla costa dei Trabocchi fino alla costa delle Marche, alle colline dove si producono vari prodotti tra cui il vino e l’olio che sono di una qualità eccezionale, fino alle nostre montagne protette, che sono degne dei migliori paesaggi che si possano immaginare”.
“Il cuore dell’Abruzzo non si ferma – conclude Angelosante - pertanto vogliamo mandare questo messaggio fondamentale: pur in questa tragedia si sappia che gli abruzzesi sono in piedi, e continueranno a lavorare e lottare. Lo abbiamo fatto dopo il terremoto di L’Aquila e lo rifaremo anche questa volta!”.
Idia Pelliccia