Attualità 11:14

Il lato dolce della tradizione: i chiortani de Santo Biaso

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Febbraio a Magliano dei Marsi inizia in modo dolce, con ''I chiortani de Santo Biaso''.
Il tre febbraio, alle ore 17.00, si terrà a Santa Lucia la messa con la conseguente benedizione dei chiortani. Al termine della funzione religiosa, vengono accesi i fuochi e la Pro Loco offrirà a tutti the caldo e chiortani, per festeggiare tutti insieme San Biagio.


I “chiortani” di San Biagio sono ciambelle dolci preparate in occasione della festa del Santo, celebrata appunto il 3 febbraio.
Tipicamente maglianesi, la ricetta è una tradizione golosa che nasce dall'unione di uova, latte, farina, patate lesse, limoni grattugiati, semi di anice..e un bicchierino di rum.
Una volta impastate e disposte sui testi, spennellate con il tuorlo d’uovo, dopo la cottura le ciambelle si presenteranno dorate e lucide, pronte ad essere addentate e a rivelarsi soffici.


San Biagio, armeno, visse sul finire del III secolo d.C. Studiò medicina e intraprese la professione di medico, per poi diventare vescovo. Grazie alle sue conoscenze riuscì a salvare un bambino soffocante per colpa di una lisca di pesce facendogli inghiottire un pezzo di pane. La mollica, benedetta con il segno della croce, portò con sé la lisca e il bimbo riprese a respirare normalmente. Divenne ben presto, nella tradizione cristiana, protettore della gola.



Perciò, nella tradizione maglianese queste ciambelle venivano portate dalle donne in chiesa, negli appositi canestri, fatte benedire e riportate a casa per essere consumate in famiglia. Con il tempo la tradizione è diventata un bene collettivo da condividere in paese, con il senso di famiglia 'allargata' che solo il paese ancora riesce a
regalare.

 


La gioia è per tutti, grandi e piccini.
Infatti, a Magliano, quando ancora vai a scuola e il momento sacro della giornata è quello della merenda, già dalla fine di gennaio l'acquolina in bocca è assicurata: dentro lo zaino sicuro puoi trovare un chiortano de Santo Biaso, magari spaccato a metà e ripieno di nutella.

 

Ludovica Salera