Cultura 12:48

Sanremo, se la storia della cover vincitrice arriva in Abruzzo

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Nella settimana sanremese,la serata di giovedì è tipicamente dedicata alle cover. Quest'anno a trionfare è stato Ermal Meta, che nella classifica generale si è poi classificato terzo.
La canzone che Ermal ha deciso di proporre è stata ''Amara terra mia'', un testo doloroso che parla di immigrazione, e del legame tra ogni uomo e le sue origini.
Ma, volgendo all'indietro il filo della storia della canzone, si arriva in Abruzzo.



Si arriva in quel lato della Majella orientale, e l'origine del canto, di autore anonimo, si mischia con il destino delle raccoglitrici di olive abruzzesi.
Il testo originale si intitola ''“Addije, addije amore''. Una melodia sofferta, che analizza il tema dell'abbandono della propria terra. Una regione da cui molti sono andati via, sono dovuti emigrare per cercar fortuna altrove. Una regione di molti passi, dedita da sempre al fenomeno della Transumanza.

 


Ermal Meta infatti ha giustificato la sua scelta così: '' L’ho scelta perchè parla di distacco, di lontananza, racconta la sofferenza di chi è stato costretto ad andare via e celebra la voglia di tornare. È un sentimento molto simile all’amore, quando si verifica un distacco dalla propria amata''.



E tra l'antico popolare canto abruzzese e la proposta sanremese del brano, si pone Modugno. Il presunto autore, a cui va naturalmente attribuito il merito di aver fatto conoscere al mondo il magistrale brano. Ma, per essere ancora più precisi, di Modugno c’è solo l’arrangiamento musicale: l’adattamento in italiano è di Enrica Bonaccorti.

 


Ma aldilà del presunto ''furto autoriale'', c'è da dire che una canzone popolare è patrimonio della terra, e come prodotto artistico è sempre un regalo al mondo e destinato alla condivisione. Allegando il testo originale di ''Addije, addije amore'', facciamo un regalo alle nostre origini. Che tornano sempre attuali.


''Nebbi’a a la valle e nebbi’a a la muntagne
ne la campagne non ce sta nesciune.
Addije, addije amore
casch’e se coje
la live e casch’a l’albere li foje.
Casche la live e casche le ginestre
casche la live e li frunn ‘e ginestre
Addije, addije amore
casch’e se coje
la live e casch’a l’albere li foje.''

 

Ludovica Salera