Attualità 11:26

Crescenzo Presutti traccia la “via verde per la felicità”, chi cola asfalto è fuori strada

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La felicità passa su verdi fili d’erba. Crescenzo Presutti rompe ogni indugio e anticipa una piccola parte del programma ambientale al quale sta lavorando per le prossime elezioni amministrative, quella che riguarda i “prati collettivi”.

 

L’avvocato avezzanese ha già scelto da tempo da che parte stare visto che è stato uno dei promotori della candidatura a sindaco di Gabriele De Angelis. Sul pezzo di programma dei “prati collettivi” però, va oltre: «Spero lo copino anche gli "antagonisti" visto che, secondo recenti studi, il verde fa innamorare». E quando sei innamorato sei felice.

 

Il “perseguimento della felicità” è scritto a chiare lettere nella Dichiarazione di Indipendenza degli Stati Uniti d’America del 1776 come pure la “ricerca della felicità” fu una delle pietre miliari dell’attività di Thomas Sankara, il giovane presidente del Burkina Faso assassinato nel 1987. Niente paragoni ma se la nazione della “caccia alle streghe comuniste” e un capitano definito il Che Guevara d’Africa erano abbastanza d’accordo sul fine al quale tendere, perché non far passare per Avezzano quel senso positivo di appagamento nella soddisfazione dei propri desideri o nell’aver trovato uno stile di vita anch’esso appagante?

 

E in questa ricerca, Crescenzo Presutti inizia da Città del Messico: «Leggendo un quotidiano nazionale ho appreso che attraverso un’indagine sociologica si è scoperto che gli abitanti della capitale messicana senza un prato vicino non si innamoravano più. Una distesa verde, pure incolta, hanno verificato, migliora la qualità della vita delle persone perché fornisce l’opportunità per incontrarsi, in libertà e serenità. Ottimo per i bimbi? Anche, ma utile soprattutto per gli adulti. La prova? Da quando hanno rimesso a disposizione un vasto prato incolto nella città, sono statisticamente calate depressione, rapine e proteste come riportato l’articolo. Sono i prati della contemporaneità, “prati collettivi” li chiamano.
E d'altronde i prati costano poco, possono essere curati dai residenti e costituiscono una risposta al problema della solitudine nelle città. Sono lo spazio dove trascorrere il tempo in compagnia di altre persone, dove camminare all’aria aperta per sentirsi bene, dove raccogliere qualche fiore, collegarsi con wi-fi, giocare, mangiare e scambiare quattro chiacchiere con i vicini. E sono i luoghi dell'infanzia dove è possibile organizzare mercatini, sessioni di yoga e tanto altro.
Alle nuove città moderne servono verdi spazi dove ritrovare se stessi, il contatto con gli altri e con la natura
».

 

Da qui la stoccata all’approccio tenuto fin qui dall’attuale amministrazione comunale di Avezzano: «Basta con le colate di asfalto che, soprattutto nella nostra cittadina, vanno tanto di moda. Un esempio? Il nuovo parcheggio dinanzi alla Chiesa della Santissima Trinità. Un vero e proprio scempio. Pare che la Dirigenza avezzanese goda nell'asfaltare tutto ciò che è terra. Un altro esempio? La stradina di campagna de-polverizzata (sì, c'era scritto così nella determina che autorizzava la spesa di quasi 50mila euro) ad Antrosano».

 

Al grido «viva i prati collettivi perché non costano nulla e fanno innamorare», Crescenzo Presutti aggiunge una raccomandazione: «Pregasi calpestare l’erba» sapendo già che, nel caso tornasse in Comune da assessore all’Ambiente, gli imporrà la spesa per i cartelli da piantare nei prati.

 

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