Attualità 13:00

I ragazzi e i genitori dell’Istituto “Corradini-Pomilio” parlano di cyberbullismo, sicurezza in rete e nuovi media

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AVEZZANO. Uso del web, sicurezza in rete, rapporto tra giovani e nuovi media, cyberbullismo. Questi gli importati temi trattati in un incontro organizzato dall’Istituto Comprensivo “Corradini-Pomilio”.

 

L’iniziativa rientra nel progetto “Generazioni connesse”, avviato a luglio 2016 e al quale l’Istituto ha aderito nell’anno scolastico 2015-2016. Un progetto coordinato dal MIUR in partenariato con il Ministero dell’Interno, con la Polizia Postale e delle Comunicazioni, con l’Autorità Garante per l’adolescenza, con le organizzazioni Save the Children Italia e Telefono Azzurro, con Skuola.net, con le Università degli Studi di Firenze e di Roma (La Sapienza) e altre associazioni di rilievo. La finalità è quella di diffondere un uso più consapevole e costruttivo di internet tra i giovani, promuovendone gli aspetti positivi.

 

Proprio tenendo presente l’ottica del progetto, l’Istituto “Corradini-Pomilio” ha coinvolto per l’intera giornata degli esperti che si sono rivolti ai ragazzi delle classi terze e ai genitori tutti, per mettere a fuoco i diversi aspetti della questione: i vantaggi e i pericoli connessi, le nuove “frontiere” della tecnologia digitale che sono sempre più aperte e facilmente oltrepassabili, il rapporto adolescenti-social network, calato sullo sfondo della fragilità e della particolarità dei primi versus le potenzialità, talvolta, poco gestibili dei secondi.

 

Gli incontri svoltisi sono stati lezioni, confronti e dibattiti con il dottor Nicola Lanzolla, esperto CISCO, la dottoressa Giovanna Marianella, esponente del MOIGE, il dottor Roberto Parmegiani Palmieri, esperto informatico, su hackeraggio e sicurezza in internet.

 

Questa iniziativa ha dato modo tanto ai ragazzi, quanto ai docenti e ai genitori di riflettere, condividere e parlare di argomenti coinvolgenti, moderni, di interesse per tutte le parti coinvolte, sotto la guida di esperti che hanno raccolto dubbi, domande, perplessità e timori.

 

A fine giornata, le considerazioni comuni sono state raccolte in alcune espressioni: “è opportuno collaborare, comunicare e risolvere insieme le situazioni problematiche. L’uso, forse l’abuso che noi tutti, adulti e ragazzi, facciamo di tali strumenti non è accompagnato da conoscenze appropriate ed adeguate. È evidente che si sta tutti dalla stessa parte “della barricata”».

 

Redazione Avezzano Informa