Politica 11:33

La normalità al potere, il candidato sindaco del M5S Francesco Eligi si presenta alla città

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Per sostenere il candidato sindaco del Movimento 5 Stelle ad Avezzano, nel “cantiere delle idee per il programma partecipato” in via Trento c’è il gruppo dirigente abruzzese al completo. Francesco Eligi può contare sui consiglieri regionali Sara Marcozzi, Gianluca Ranieri, Riccardo Mercante, Domenico Pettinari, Pietro Smargiassi, sui senatori Enza Blundo e Gianluca Castaldi, sui deputati Andrea Colletti e Gianluca Vacca.

 

Ci sono tutti e non mancano di certo le parole d’ordine grilline sulle quali i pentastellati hanno costruito le loro fortune. Sara Marcozzi parte dalla faccia di Eligi: «C’è un candidato sindaco che ha una faccia da sindaco più di Francesco Eligi? No! Noi cinque consiglieri regionali abbiamo già restituito ai cittadini la metà dei nostri stipendi e cioè oltre 450mila euro. Ci saremmo tutti potuti comprare casa invece ve li abbiamo restituiti. Adesso bisogna supportare Eligi in ogni momento perché le elezioni si vincono anche per pochi voti: ricordiamoci che a Penne abbiamo perso per soli 64 voti».

 

La senatrice Enza Blundo bisticcia con nome e cognome chiamando il suo candidato Eligio ma è convinta: «Abbiamo il sindaco a 5 stelle di Avezzano. È la nostra grande occasione per cambiare e rimettere nelle mani dei cittadini le decisioni. Con Eligi e la sua squadra salveremo la città».

 

Se Gianluca Ranieri va a tirare per i capelli San Francesco d’Assisi: «Se il Movimento ci fosse stato nel 1200 oggi avremmo un santo in meno e un grillino in più. Vi garantisco che una volta conosciuto amerete Eligi come lo amo io», Riccardo Mercante va dritto al punto: «Ad Avezzano c’è il sistema dei “Di Pangrazios Boys”, se li vogliamo cacciare abbiamo un’occasione unica, gli ultimi 20 o 30 anni vanno cestinati. Noi vogliamo trasformare l’utilità personale in utilità collettiva avendo come stella polare il bene comune mantenendo fede a quello che diciamo in campagna elettorale. Eligi è il nostro finalizzatore ma dietro ha una squadra dove uno vale uno».

 

Domenico Pettinari infiamma i sostenitori con «vedo Francesco Eligi già sindaco di Avezzano, presto il vessillo pentastellato sventolerà sulla città. Gli altri sono disperati, sono finiti» e Andrea Colletti, presentato dallo stesso Eligi come il terzo parlamentare più produttivo d’Italia, dice «no all’arroganza mista all’incompetenza del potere. Vogliamo riconsegnare i diritti di cittadinanza non facendo piccoli favori ma occupandoci delle nostre piccole comunità». Quindi il senatore Gianluca Castaldi: «C’è una grande voglia di resurrezione e c’è un candidato sindaco che è un ragazzo d’oro. Adesso dobbiamo tutti sostenerlo».

 

Francesco Eligi incassa di buon grado le belle parole dello stato maggiore regionale del Movimento e inizia a parlare da candidato sindaco: «Abbiamo scelto una campagna elettorale economica, non quella con tanti soldi. Gli altri spenderanno 30, 40 o 50mila euro noi nemmeno un decimo, noi siamo il massimo e il meglio per tutti i cittadini di Avezzano. Cinque anni fa nascemmo qui in città e io sono stato tra i fondatori del Movimento cittadino. Oggi il gruppo di Avezzano mi ha voluto candidato sindaco e abbiamo già iniziato a scrivere il nostro programma partecipato insieme ai cittadini dai quali sono arrivate proposte molto interessanti. Noi faremo tutto quello che c’è in quel programma perseguendo il bene comune, solo noi possiamo farlo perché non dobbiamo rendere conto a nessuno. Un voto per noi è un voto libero che va a persone indipendenti, è un patto d’acciaio».

 

LE DOMANDE – Abbiamo chiesto ad Eligi i nomi della lista a 5 stelle, il perché dell’assenza degli altri due Meetup cittadini, i Marsi 5 Stelle e gli Amici di Beppe Grillo, e se ci può essere una ricomposizione con questi ultimi in vista della scadenza elettorale. Sui nomi che compongono la lista, Eligi prende l’impegno di diffonderli dopo la riunione settimanale del prossimo martedi, sulla ricomposizione interviene Sara Marcozzi: «Noi siamo “un” movimento, la convergenza è sempre possibile e chi vuole lavorare venga e ci dia una mano». Su questo Eligi sembra non morire dalla voglia di ricomposizione: «Gli altri due Meetup sono nati recentemente a pochi mesi dalle elezioni. Noi abbiamo fatto un lavoro per cinque anni in maniera libera e trasparente e chi si è tirato fuori lo ha fatto da solo, noi non abbiamo tirato fuori nessuno. Gli altri volevano solo spazio e qualcuno di loro sarà candidato nelle liste dei nostri avversari».

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