Politica 10:16

Consiglio sul Bilancio a Scurcola, scintille tra minoranza e sindaco, De Simone: "Abbiamo salvato l'amministrazione dal Commissariamento"

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Toni accesi ed atmosfera per nulla distesa durante la seduta consiliare che si è tenuta nella serata di ieri a Scurcola Marsicana. È il gruppo consiliare “Il Paese che Vorrei” a fare il resoconto dei lavori del consiglio comunale, soprattutto in riferimento al punto 3 all’ordine del giorno, ossia l’approvazione del bilancio 2017/2019.

 

“Dopo l’osservanza di un minuto di silenzio richiesto dal consigliere Nicola De Simone per onorare la recente scomparsa del dipendente comunale Massimo Di Massimo - spiegano i rappresentanti de Il Paese che Vorrei - hanno preso il via i lavori con una certa normalità, fino all’illustrazione, da parte della sindaca Maria Olimpia Morgante, del punto 3, concernente l'approvazione del bilancio di previsione 2017/2019 ed i relativi atti allegati. L'amministrazione Morgante, già diffidata dal Prefetto di L'Aquila per la mancata approvazione di tale strumento nei termini di legge, è appesa ad un filo che la separa dal Commissariamento dell'Ente. Nel primo cittadino è trapelata tutta la complessità del momento, tanto che faceva fatica a leggere la nota che illustra il bilancio. A termine dell'illustrazione del DUP e del bilancio di previsione la Presidente del Consiglio ha passato la parola alla minoranza per eventuali osservazioni”.

 

A quel punto ha preso parola il consigliere Nicola De Simone: “Parlo a nome dell'intera minoranza consiliare che, tengo a ribadire, rappresenta il 49,9 % degli elettori di Scurcola e Cappelle. Per senso di responsabilità nei confronti della Nostra comunità abbiamo deciso, per la terza volta consecutiva, di non abbandonare il Consiglio Comunale. Senza noi tre (Nicola De Simone, Rodolfo De Simone ed Ivan Antonini) questa sera non si potrebbe dar seguito al consiglio in quanto, ancora una volta non avete i numeri per mantenere il numero legale per deliberare. Questa nostra responsabilità è stata ripagata dalla Vostra arroganza pubblicando il giorno 22 aprile 2017 e per 10 giorni, in realtà 5 contando i giorni festivi, il Bilancio di Previsione e gli atti allegati allo stesso, non dandoci tempo per analizzare attentamente uno strumento così importante e precludendoci la possibilità di emendarlo. I nostri continui messaggi di collaborazione sono finiti nel vuoto e vanificati dalla Vostra ‘campagna elettorale’ mai chiusa, continuate a raccontare favole, mentre l'amministrazione pubblica parla con delibere, determine ed atti che illustrano una realtà ben diversa. Pur restando in aula per dar seguito alla richiesta del prefetto di approvare al più presto il bilancio di Previsione 2017/2019, voteremo contrariamente alla Vostra proposta di delibera”.  

 

“A seguito di queste dichiarazioni – conclude Il Paese che Vorrei - il sindaco ha perso le staffe ed ha cominciato ad inveire in dialetto nei confronti dello stesso De Simone, il quale ha deciso di non replicare alle invettive del primo cittadino e di stemperare in tal modo gli animi. E' infine passato a maggioranza il bilancio di previsione del comune di Scurcola (uno degli ultimi in provincia di L'Aquila) grazie alla permanenza in aula della minoranza capitanata da De Simone, e tutto questo neanche ad un anno dalle elezioni". (I.P.)

 



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