Attualità 11:00

Ospedale di Tagliacozzo: il meetup Amici di Beppe Grillo chiama all’azione il consigliere Ranieri (M5S)

Gli attivisti tagliacozzani in attesa di una risposta del manager Tordera e dell’assessore Paolucci da oltre quattro mesi


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TAGLIACOZZO. Dopo più di quattro mesi dalla richiesta di chiarimenti su alcuni punti fondamentali per la funzionalità della struttura ospedaliera di Tagliacozzo, primo fra tutti la messa in sicurezza della struttura oltre che la sua destinazione d’uso, il meetup Amici di Beppe Grillo Tagliacozzo fa sapere che non ha ricevuto ancora nessuna risposta. Chiama quindi all’azione, in primo luogo, il consigliere regionale del Movimento 5 Stelle, Gianluca Ranieri, referente in Regione per questo territorio, e poi l’amministrazione comunale, l’assessore e i dirigenti che in altra sede avevano ricevuto la documentazione del meetup.

 

«Le garanzie sulle prestazioni» commentano gli Amici di Beppe Grillo «nonostante le rassicurazioni sembrano oggi venire meno, con la notizia del trasferimento del laboratorio analisi di Tagliacozzo da Avezzano all’Aquila che rischia di “decentrare” la Marsica dal sistema dei servizi. Non possiamo giustificare oltre, a fronte di nuovi e immotivati provvedimenti, che non sia ancora arrivata alcuna risposta alle nostre istanze a discapito dei cittadini e del loro diritto alla cura e a una corretta informazione».

 

Gli attivisti del meetup tagliacozzano elencano quindi le premesse e le promesse della vicenda che li vede impegnati da mesi. Lo scorso 16 marzo, infatti, il manager della Asl 1, Rinaldo Tordera, «in un’occasione da lui stesso definita “solenne”» ricordano «assicurava che l’Umberto I avrebbe continuato a esistere come polo riabilitativo e come punto di pronto soccorso sia per la popolazione residente, sia per i numerosi villeggianti che affollano la località nel periodo estivo. L’occasione, lo ricordiamo, era l’assemblea tenutasi nella sala consiliare di Tagliacozzo alla presenza delle rappresentanze politiche locali, dell’assessore alla sanità Silvio Paolucci e di molti cittadini che con preoccupazione seguivano la sorte dell’ospedale cittadino, in un clima che inutili e strumentali polemiche montate dai consiglieri di opposizione avevano contribuito a infuocare nei giorni precedenti».

 

«Tordera» spiegano ancora gli Amici di Beppe Grillo «si rendeva inoltre disponibile a comporre un provvedimento di delibera regionale ad hoc che accogliesse tutti i punti che interessano l’Umberto I, poiché non c’è al momento un atto specifico che lo riguardi. I provvedimenti regionali nei quali ad oggi vi si fa menzione sono il decreto 79 del 2016 sul riordino della rete ospedaliera e il decreto 55 dello stesso anno che riporta il Piano di riqualificazione del sistema sanitario regionale dove si conferma, sulla base dei dati aggiornati agli ultimi tre anni, il mantenimento del punto di pronto intervento H24 e del sistema dei servizi come gli ambulatori e i laboratori di analisi. Il dirigente Asl insomma si impegnava pubblicamente, pur nel necessario rispetto degli equilibri finanziari dell’azienda, che versa in una situazione “disastrosa” dopo anni di commissariamento, e all’interno di norme stringenti, a non togliere nulla all’ospedale, nella volontà di sfruttarne al meglio le potenzialità, e a dar spazio a nuovi investimenti».

 

Il meetup Amici di Beppe Grillo di Tagliacozzo pone poi l’accento anche sulle questioni di sicurezza e programmazione, sostenendo che la priorità sia la sicurezza della struttura in qualità di punto strategico e funzionale, a prescindere dall’uso a cui verrebbe destinata. «A questo proposito» sottolineano «chiedevamo alle autorità competenti, con istanza numero 2695 dello scorso 16 marzo, perché non fosse stata recepita la legge regionale 948/2015, che aggiornava l’elenco degli edifici a priorità di interventi per adeguamento antisismico e includeva l’ospedale di Tagliacozzo, che per di più si trova alla base di una località, via Cupa, soggetta a forte rischio idrogeologico, istanza questa che in occasione dell’assemblea del 16 marzo veniva presentata direttamente e che personalmente il dirigente Tordera e l’assessore Paolucci prendevano l’impegno di risponderci per e-mail a tutt’oggi mai pervenuta». (Mc.dB.)