Cronaca 15:57

Addio al partigiano Nicola Troilo, figlio del comandante della Brigata Maiella

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“Non ti dimenticheremo mai compagno Nicola, ovunque tu sia, saluta per noi Ettore, tra i migliori abruzzesi di sempre”. Con queste parole, cariche di affetto e commozione, l’A.N.P.I. di Pescara (Associazione Nazionale Partigiani d’Italia) esprime tutto il suo dolore per la morte dell’avv. Nicola Troilo, figlio del fondatore e comandante della Brigata Maiella Ettore Troilo, scomparso all’età di 87 anni all'ospedale di Lanciano dove era ricoverato a causa di una malattia. Uomo di grande cultura e saggezza, impegnato a far comprendere alle nuove generazioni il valore dell'antifascismo ed la storia del movimento di liberazione, era e resta il custode della memoria della Brigata Maiella.

 

“Apprendiamo con grande tristezza la scomparsa di Nicola Troilo, figlio del comandante della Brigata Maiella Ettore Troilo a cui è intitolato il Comitato Provinciale dell’Anpi di Pescara – si legge nella nota dell’Anpi Pescara - Nicola aveva 87 anni, ci era stato sempre vicino e con lui se ne va un pezzo d’Italia, quella migliore, che ci ha consegnato un paese più libero e giusto”.

 

“La morte di Nicola Troilo assume un valore simbolico – dichiara lo storico e presidente onorario del Comitato Provinciale Anpi Pescara Enzo Fimiani - da un lato, infatti, se ne va un italiano con la schiena dritta che, pur giovanissimo, contribuì direttamente a dare all'Italia democrazia e libertà dopo i decenni della dittatura fascista e i drammi della guerra, conseguenza di quella dittatura. Dall'altro lato, forse mai nella sua storia l'Italia è stata così degradata sul piano dell'etica civile, sia pubblica sia privata, e quindi mai tanto lontana dai principi ideali di cui Nicola e i Troilo tutti sono stati e sono testimoni”.

 

Nel suo profondo cordoglio la Fondazione Brigata Majella, presieduta da Nicola Mattoscio, ricorda Nicola regalandoci un quadro dettagliato della sua esistenza, sempre in prima linea per la diffusione storica del valore dei partigiani: <<Appena quattordicenne durante la guerra, Nicola Troilo assistette in prima persona alla nascita della Brigata Maiella. In Abruzzo subì le tremende vicissitudini dell’occupazione tedesca, della distruzione del suo paese, Torricella Peligna, e poi dello sfollamento a Casoli. Nel lungo inverno del 1943-1944 fu lui insieme ad altri giovanissimi a portare i messaggi tra i casolari dispersi, le grotte e gli anfratti della montagna, per mettere in contatto gli uomini che decidevano di prendere le armi contro i nazi-fascisti. A Casoli, collaborò all’arruolamento dei primi volontari. Le sue esperienze dirette sono affidate ad un ricordo scritto in modo magistrale e apparso sulla Rivista Abruzzese di Studi Storici dal fascismo alla resistenza intitolato “Ricordi di guerra e di guerriglia”.

 

Nato a Roma nel 1930, Nicola si è laureato in Giurisprudenza ed ha esercitato per oltre cinquant’anni la professione di avvocato civilista. Uomo di grande cultura, egli è stato un profondo conoscitore di letteratura ed ha sempre seguito la memoria della formazione partigiana fondata dal padre, dando un contributo fondamentale alla ricostruzione storica con Il volume «Storia della Brigata Maiella 1943-1945», che è stato pubblicato nel 1967 dalla casa editrice Mursia, con prefazione di Ferruccio Parri. Ferruccio Parri in persona fu il testimone del suo primo matrimonio nel 1956 con Anna Maria Testa, da cui nacquero i due figli Daniela e Luca. Sono seguite le seconde nozze con Caterina D’Asaro nel 1994.

 

La Resistenza e il Risorgimento, diceva, ci hanno portato due grandissimi valori: la libertà e la giustizia. Libertà e giustizia sono un binomio inscindibile. Questo noi “maiellini” vi abbiamo regalato assieme agli eroici e sventurati soldati polacchi che non avevano più una patria. Il nostro fardello è di conservare inalterati tali valori. Nicola raccomandava di non abbandonare mai la speranza e di credere sempre in tempi migliori. Senza dimenticare che la speranza non basta da sola a cambiare le cose se non è accompagnata dall’impegno individuale e collettivo.

 

Con questa fede si mossero settant’anni fa i “maiellini”, con la stessa fede dovremmo muoverci noi, senza lasciar cadere nella dimenticanza e nell’oblio il sacrificio della Resistenza. Tra le ultime apparizioni pubbliche, si ricordano il discorso a Bologna per i Settant’anni della Liberazione della città (21 aprile 2015) e i discorsi tenuti a Milano e Roma rispettivamente in occasione dell’apposizione di una targa in Prefettura in occasione del quarantesimo della scomparsa di Ettore Troilo e dell’intitolazione di una piazza sempre in sua memoria (9 giugno 2014 e 19 maggio 2015)>>.

 

L’ultimo saluto a Nicola, "inquieta staffetta partigiana d’Abruzzo", si potrà porgere oggi alle ore 17 nell’abitazione della famiglia Troilo (viale Risorgimento 26) a Torricella Peligna, Chieti.

 

I.P.


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