Politica 11:47

FSI, D'Andrea: "Siamo pronti a presentarci nelle 5 elezioni regionali del 2019"

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Il Fronte Sovranista Italiano, nato come progetto politico il 5 giugno 2016 dal lavoro dell’ARS (Associazione Riconquistare la Sovranità) ha riunito domenica 24 settembre, nel Teatro Greco di Roma, circa 300 soci da tutte le regioni italiane, per la 2ª Assemblea nazionale. Il Presidente, l'avezzanese Stefano D’Andrea, ha introdotto i lavori presentando il resoconto delle attività e delle prospettive di medio lungo periodo del partito, che pone le sue radici nel recupero sostanziale della sovranità popolare sancita dalla Costituzione e sospesa dai Trattati europei. Un excursus importante sul valore fondamentale della militanza, un’analisi e proposta di impegno per le prossime elezioni regionali, a partire da quelle abruzzesi del 2019.

 

"Abbiamo lavorato 5 anni – dichiara D’Andrea - e il successo di questa assemblea testimonia che, continuando a lavorare con intelligenza, siamo pronti a presentarci nelle cinque elezioni regionali del 2019. A quel punto tutti gli italiani scopriranno che esiste un nuovo partito nazionale". A seguire la presentazione di tre importanti documenti politici, il primo sull’impresa pubblica, del pescarese Andrea Franceschelli, nel quale si evidenzia la necessità di un ritorno al dirigismo economico dello Stato attraverso nazionalizzazioni di settori strategici e il ripristino delle imprese pubbliche sul modello dell'IRI, come in effetti sancito dalla Costituzione agli art. 41-42-43.

 

Il secondo sulle professioni, del segretario nazionale Lorenzo D’Onofrio, avvocato e anche lui pescarese: "E' un documento programmatico che, seppur dedicato all'avvocatura, parla a tutte le professioni intellettuali, costrette dall'Unione europea a ‘modernizzarsi’ seguendo un modello, quello statunitense dei grandi studi-imprese, vecchio di almeno 30 anni. Vuole essere allo stesso tempo un'accusa al concetto ideologico di concorrenza, che i nostri Costituenti hanno rifiutato ritenendolo fonte di enormi costi sociali, e un appello all'unità di tutti i lavoratori autonomi e subordinati che noi del FSI invitiamo a respingere la trappola del divide et impera, con la quale vengono inventati conflitti fra generazioni o categorie. La storia insegna che per far accettare la devastazione dei diritti è sufficiente convincere la massa che si tratti di privilegi".

 

Il terzo realizzato dai soci Federico Monegaglia, Massimiliano Sist e Davide Visigalli sul tema della ricerca scientifica. Il documento presenta una analisi critica del criterio di finanziamento alla ricerca elaborato dall’Unione europea, basato su un sistema di bandi competitivi responsabili dell’incremento della precarizzazione in ambito accademico. Queste azioni sono causa di una importante perdita di risorse sia intellettuali che economiche per l’Italia e per i Paesi più poveri dell’UE, risorse che vengono sistematicamente dirottate verso i Paesi più ricchi.

 

Alla ripresa pomeridiana, l’intervento del giurista Marco Mori (ex “Riscossa Italia”) e di Mario Volpi di MMT (Modern Money Theory) Umbria, che dopo una sintesi delle proprie recenti esperienze sul territorio si sono detti interessati al progetto FSI e disponibili a fornire il proprio contributo, riconoscendo il valore fondamentale delle tesi sovraniste volte a creare una proposta politica seria, preparata, competente. Nel pomeriggio un confronto corale delle attività dei soci nelle varie regioni, a descrizione e resoconto delle oltre 300 azioni svolte nei vari territori dai militanti.

 

Redazione Avezzano Informa


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