Attualità 11:00

Riaperta la vertenza sui danni della fauna selvatica

CIA, Confagricoltura, sindaci del Parco Regionale Velino Sirente e ATC chiedono iniziative rilevanti dalla Regione


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Gli agricoltori, i sindaci della comunità del Parco Regionale Velino Sirente e i rappresentanti degli ambiti territoriali di caccia, in una riunione tenutasi a Secinaro nella sede della Comunità Montana, hanno deciso di organizzare un'iniziativa di protesta per sollecitare i consiglieri e la giunta regionale ad assumere iniziative volte alla soluzione dei rilevanti problemi connessi al contenimento degli ungulati e risarcimento ai danni da fauna selvatica.

 

Il prossimo 17 ottobre, a partire dalle 10, i proponenti predisporranno un presidio di agricoltori, allevatori e cittadini all’ingresso del Consiglio Regionale in occasione della seduta del Consiglio.

 

Al presidente D’Alfonso e agli assessori competenti sarà illustrato il documento per chiedere alla Regione Abruzzo di adottare con estrema urgenza alcuni provvedimenti che CIA, Confagricoltura, Sindaci del Parco Regionale Velino Sirente e ATC ritengono fondamentali. Innanzitutto trasferire al Parco Regionale Sirente Velino le somme previste con la legge regionale numero 38 del 27 luglio 2017 a ristoro dei danni subiti da agricoltori e allevatori e il superamento del “de minimis” con l’attivazione urgente delle procedure necessarie.

 

La seconda richiesta riguarda poi l'approvazione della proposta di legge della riforma del Parco con la relativa riperimetrazione dei confini così come proposta ed approvata nei consigli comunali dei comuni all'interno del Parco Sirente Velino. Mentre la terza riguarda l'attivazione di procedure utili ad effettuare un reale contenimento della fauna selvatica, cinghiali e cervi, secondo quanto stabilito dal Decreto della Regione Abruzzo del 4 maggio intitolato “Regolamento per la gestione faunistico venatoria degli ungulati” di concerto con quanto previsto dal piano di gestione del parco per il periodo 2014/2019, approvato da ISPRA, in particolar modo gli abbattimenti selettivi previsti al punto 4.8 “sistemi di controllo diretto dei danni da cinghiale”.

 

Quanto richiesto da sindaci, associazioni di categoria e ATC da seguito alle proposte contenute nel “decalogo di iniziative” redatto unitariamente da tutte le organizzazioni professionali agricole abruzzesi e consegnate al presidente della Giunta Regionale il 28 giugno 2017. Nel documento si chiede la realizzazione, insieme allo stanziamento, nel bilancio per il 2018, delle risorse necessarie per il pagamento integrale dei danni subiti dagli agricoltori nelle zone fuori dalle aree protette e sospesi per carenza dei fondi.

 

Nell’incontro di Secinaro qualche amministratore ha infine lanciato la proposta della chiusura e relativa cancellazione dell'area Parco nel caso non si risolvano i molti problemi sul tappeto.

 

Redazione Avezzano Informa