Politica 14:00

Biondi torna sul Festival: "Ho solo detto a una tizia di non spendere 700 mila euro per una carnevalata di sinistra. Saviano e Zerocalcare non ce li voglio a L'Aquila perchè è una città nobile che non merita questo genere di cose"

biondi.png

Non si placano le polemiche sul Festival degli Incontri, evento che dovrebbe tenersi a L'Aquila in occasione del decennale del terribile terremoto del 6 aprile.


Dopo che il sindaco Pierluigi Biondi si era opposto alla partecipazione dello scrittore  Roberto Saviano e del fumettista Zerocalcare, dure erano state le reazioni dell'ideatrice e della direttrice artistica del Festival che avevano rilevato come l'inspiegabile opposizione del sindaco ai due artisti avrebbe potuto far perdere i finanziamenti del Mibac.


Per tale evento sono stati infatti stanziati 700 mila euro dal Ministero dei Beni Culturali, fondi che L'Aquila rischia di perdere se Comune e TSA non trovano un'intesa sull'organizzazione.


Dal palco della convention di Fratelli d'Italia Atreju, il sindaco Biondi torna nuovamente sulla polemica.



E lo fa usando nuovamente termini forti per descrivere la vicenda: "Soltanto perchè ho detto a una tizia (Silvia Barbagallo, direttrice  del Teatro Stabile dell'Aquila e direttrice artistica del Festival,  ndr) che non era possibile spendere 700 mila euro per fare una carnevalata di sinistra, sono stato accusato di essere un censore con tanto di titoloni usciti su Repubblica e altri, e di non volere Saviano e Zerocalcare.



Sì, è vero, non ce li voglio a L'Aquila perchè L'Aquila è una città plurale, nobile, aristocratica e non merita questo genere di cose".



La questione era arrivata anche sui tavoli della politica nazionale e lo stesso Ministro dei Beni Culturali Franceschini era intervenuto chiedendo  un passo indietro al sindaco poichè "La cultura deve essere libera da pressioni e interferenze politiche".

 

 

R.A.