Attualità 09:30

Da 8 mesi il Comune alle prese con il mercato, tanti annunci e nessuno spostamento. Su Piazza Torlonia vincoli normativi, pareri negativi di dirigenti e consiglieri e problemi di sicurezza. E intanto si bloccano le opere per lo sviluppo della città

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AVEZZANO. Fin dal suo insediamento, avvenuto il 10 giugno all’indomani della caduta dell’amministrazione, il Commissario prefettizio Mauro Passerotti aveva mostrato interesse per la collocazione del mercato ambulante, circa 120 bancarelle di cui il 60% di ambulanti di fuori Avezzano.

 

Da allora, decine e decine di notizie e annunci dal Comune sulla nuova location del mercato. Si era parlato di Via Marconi, soluzione poi abbandonata, di Via XX Settembre, proposta dagli ex consiglieri di minoranza Pierleoni, Ridolfi , Dominici e Aratari, alternativa dichiarata impraticabile anche dagli uffici tecnici.

 

Finchè ad ottobre scorso, l’ennesimo annuncio sul mercato che anticipava il ritorno in centro città, da cui l’uscente amministrazione comunale lo aveva spostato per salvaguardare l’imponente lavoro di riqualificazione di Piazza Torlonia ed applicare le normative di pubblica sicurezza.

 

  Da ottobre a gennaio non si era poi avuta alcuna notizia, finchè il 9 gennaio l’annuncio della firma della delibera da parte del Commissario che confermava lo spostamento in centro e il ritorno delle bancarelle su Piazza Torlonia, Via Mazzini e Via 24 Maggio.

 

Una decisione che ha sollevato molte polemiche, sia per l’inopportunità evidente di riportare il mercato attorno ai nuovi giardini della città appena riqualificati, sia per i temi legati alla pubblica sicurezza (per i quali Spallone aveva tolto il mercato da via Mazzini), sia per l’esistenza di pareri negativi dei dirigenti e consiglieri comunali e sia perché la decisione riguarda più l’organo politico che quello amministrativo rappresentato da un Commissario prefettizio, rientrando nella gestione straordinaria e non ordinaria richiesta ad un Commissario.

 

In molti si sono chiesti come mai Passerotti abbia mostrato tanto interesse per l’area mercatale, spostata all’unanimità dalla maggioranza dell’ultima amministrazione, soprattutto pensando al fatto che tra brevissimo subentrerà il nuovo Consiglio comunale che deciderà la sede definitiva.

 

E come mai tanto affanno, lavoro, impiego di risorse e tempo di tecnici e dirigenti per cercare di spostare il mercato in un’area dove rimarrà per pochissimo tempo? La delibera commissariale prevede infatti solo uno spostamento sperimentale fino al 30 maggio.

 

Lo stesso Basile di FuoriCentro aveva criticato duramente l’operato del Commissario ricordando che “Lo spostamento era stato un atto politico condiviso da tutta la maggioranza guidata da De Angelis. Un atto intelligente di cui aveva giovato la viabilità cittadina. Nell’area nord aveva trovato la sua giusta e naturale collocazione offrendo parcheggi, giusti spazi per le bancarelle e per le manovre di sicurezza”.

 

Anche l’architetto Giuseppe Pantaleo della Mobilità Sostenibile aveva ricordato che esistono vincoli normativi su Piazza Torlonia incompatibili con l’utilizzo della piazza come location di un mercato.

 

In molti si chiedono dunque se tecnici e impiegati comunali, impegnati da mesi nel cercare, senza ancora riuscirci, di riportare il mercato al centro contro il parere di dirigenti, consiglieri e molti cittadini, potevano essere meglio impiegati nel portare a termine opere importanti per lo sviluppo della città, rimaste invece ferme o in netto ritardo sui tempi di consegna.

 

  Basti pensare al nuovo parco giochi, pronto da luglio e inaugurato solo a fine settembre, al nuovo parco del Castello Orsini, pronto da giugno e concluso a novembre, alla mancata ripresa dei lavori per il nuovo Municipio, ulteriormente rimandati dopo che il Commissario ha respinto la transazione allungando ancora i tempi giudiziari, alla riqualificazione dopo decenni del Villino Cimarosa bloccata del tutto dal commissariamento, o Piazza del Mercato ancora in alto mare nonostante i lavori dovessero iniziare a luglio ed essere conclusi a novembre scorso.