Lavoro 08:30

Cresce nella Marsica il fenomeno dell’abusivismo nel settore del taglio dei boschi

Cresce nella Marsica il fenomeno dell’abusivismo nel settore del taglio dei boschi


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AVEZZANO. Tante le lamentele avanzate dalle imprese associate alla Confesercenti della Provincia dell’Aquila per il taglio illegale dei boschi, è quanto denuncia il presidente Domenico Venditti.

 

«Nella Marsica, ed in particolare nella zona di Castellafiume e Cappadocia, dove c’è un patrimonio boschivo di una certa rilevanza» dichiara Venditti «si registra un forte incremento del fenomeno dell’abusivismo, con considerevole aumento di soggetti che operano nella più totale illegalità». «Con la crisi economica di questi ultimi anni» prosegue il presidente di Confesercenti «il fenomeno si è certamente acuito: persone che hanno perso il lavoro, precari, pensionati che si improvvisano, prima taglialegna e poi rivenditori. Ma, purtroppo, in molti casi si tratta anche di persone che in precedenza esercitavano l’attività legalmente e che oggi lo fanno in maniera sommersa, evadendo imposte, non rispettando le norme di sicurezza, usando lavoratori irregolari. Questo, rende ancora più difficile la situazione di coloro che, invece, operano alla luce del sole, rispettando le normative che regolano l’attività e pagando le tasse, non riuscendo quindi a far fronte a questa concorrenza sleale».

 

«L’abusivismo» incalza Venditti «è una piaga che sta colpendo molti settori dell’artigianato e del commercio: noi come Associazione stigmatizziamo e condanniamo quei soggetti che in barba alle regole, alle leggi ed al rispetto per chi onestamente cerca di portare avanti il proprio, in un momento così difficile, svolgono attività non autorizzate. Così come chiediamo anche al cittadino utente/cliente di non rivolgersi, attratto da prezzi più bassi, ad operatori in nero. Ne va del nostro senso civico di cittadini onesti».

 

«Torniamo a chiedere con forza» aggiunge «anche per il settore del legno, agli enti competenti (Forestale, Carabinieri, Polizia, Guardia di Finanza, Vigili Urbani), di incrementare le attività di sorveglianza nei confronti di tale fenomeno, per la salvaguardia di un patrimonio che è parte caratterizzante dell’aspetto paesaggistico e dell’immagine stessa del nostro territorio». «Garantire maggiori controlli e la massima severità verso gli abusivi, oltre all’evidente rilevanza in termini economici e di legalità, ha anche l’obiettivo di garantire la salvaguardia e la valorizzazione di una risorsa rinnovabile così importante come il bosco, che va ricordato è un bene comune». «Vanno adottate tutte le forme di tutela possibili» suggerisce Venditti «a cominciare dalla vigilanza sulla professionalità dei soggetti che svolgono questo lavoro. Denunciamo la presenza di soggetti privi di regolare iscrizione, che impiegano manodopera dequalificata, non adeguatamente equipaggiata, sottopagata o spesso ingaggiata senza un regolare contratto, creando gravi danni all’intero patrimonio boschivo». «Inoltre» conclude il presidente «sollecitiamo la nostra Regione, a seguire quella che è ormai un’indicazione europea, già recepita da altre Regioni italiane, tendente alla costituzione di una figura professionale censita e legittimata, che preveda la qualificazione degli operatori forestali, valutando la possibilità di realizzare un “patentino” per chi opera nel bosco, così da contrastare l'abusivismo e salvaguardare un bene naturale».


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