Cultura

Grande successo per il Concerto di Natale di Fiorella Mannoia

Tutto esaurito per la cantante romana che ha ricevuto il premio alla carriera “Anna Luce”


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AVEZZANO. Voce incantevole e cuore grande, questa è stata Fiorella Mannoia per gli spettatori che ieri sera hanno riempito la Cattedrale di Avezzano. Per qualcuno una scoperta, per molti, moltissimi una conferma.

 

È arrivata con la sua capigliatura inconfondibile, il viso bianco, austero, ma affabile, la voce profonda, rara ma familiare.

 

La cantante romana ha aperto il Concerto di Natale, organizzato dall’Associazione culturale Harmonia Novissima, con l’ideazione e la direzione artistica di Massimo Coccia, con l’elegantissimo brano di Ivano Fossati, “I treni a vapore”. Musica e parole che invitano a sognare per dimenticare il dolore che, anche se lentamente, proprio con i treni a vapore, comunque passerà.

 

Da qui un crescendo di emozioni con una varietà di registri e sfumature espressive che hanno permesso alla Mannoia di raccontarsi e raccontare tutte quelle caratteristiche che l’hanno resa una degli artisti più amati ed apprezzati nel panorama musicale italiano e non solo, nonché una ricercata interprete della canzone d’autore italiana, tradizionalmente declinata al maschile. Una narrazione cantata, quindi, in cui, però, anche le pause e i silenzi erano carichi di senso.

 

Mannoia 3.jpgFiorella Mannoia ha confermato di essere un’artista simpatica e coinvolgente leggera ed impegnata. Ha ricordato il suo amico Lucio Dalla, l’impegno che da anni porta avanti in Brasile come testimone di un progetto per i “meninos de rua”, «bambini abbandonati, ragazzi invisibili che nessun vuole», il suo interesse per il Sud, dell’Italia e del mondo, «derubato, saccheggiato e abbandonato a se stesso». Ha entusiasmato gli spettatori quando, a fine concerto, è scesa dal palco e ha percorso l’intera cattedrale per salutare tutto il pubblico. Ha emozionato e commosso quando ha introdotto “In viaggio”, canzone che avrebbe dedicato a sua figlia, semmai l’avesse avuta, perché «le donne lo sanno» ha detto «non bisogna essere di fatto madri, per sentirsi davvero madri».

 

La Mannoia ha anche ricevuto la XIV edizione del premio alla carriera “Anna Luce”, un’opera realizzata dallo scultore avezzanese Alberto Cicerone. A consegnarlo ilmannoia sindaco+vescovo.jpg sindaco di Avezzano Giovanni Di Pangrazio e il vescovo dei Marsi Pietro Santoro. Insieme al premio, anche una targa in cui viene celebrata la cantante come impareggiabile interprete del coraggio e della forza delle donne. La forza della Mannoia è stata sottolineata anche dal primo cittadino che l’ha descritta come una brava artista, pura, sincera, ma che si è dimostrata anche “tosta”, proprio come sanno esserlo i marsicani. La cantante, allora, proprio per evidenziare il suo legame con il cuore dell’Abruzzo ha fatto sorridere il pubblico provando a pronunciare un paio di frasi in dialetto avezzanese.

 

Anche il vescovo ha saputo cogliere e poi delicatamente descrivere i tratti più importanti della Mannoia e dei suoi brani. «Testi che hanno cantato» ha commentato Monsignor Santoro «gioia, sofferenza, dolore, ma nel fondo anche la speranza». «Questo è, in effetti, un concerto di Natale» ha ricordato «e allora non dobbiamo dimenticare la compassione, la quale è come una bambina che ci aspetta sull’uscio di casa, mentre stiamo uscendo. Ci prende per mano, ci riporta dentro la nostra stanza e ci fa guardare allo specchio. In quel momento l’immagine che vediamo riflessa non è più la nostra, ma è il volto dell’altro». «Continua ad essere» questo l’augurio finale del vescovo dei Marsi «un segno concreto di cosa voglia dire non mettersi al di sopra degli altri, ma accanto agli altri».

 


mannoia band.jpgIl concerto di Natale della Mannoia è stato impreziosito dalla bravura e dal talento anche dei musicisti che l’hanno accompagnata: Davide Aru alle chitarre, Fabio Valdemarin al pianoforte, Luca Visigalli al basso e l’avezzanese Carlo di Francesco alle percussioni. 

 

 

Maria Caterina De Blasis