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Al via le celebrazioni per il centenario del terremoto

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AVEZZANO. Ha preso il via ieri il viaggio della Marsica verso il centenario del terremoto. Il cammino ha mosso i suoi primi passi di fronte a personaggi politici di primo piano, autorità civili, militari e religiose.

 

La celebrazione di ieri è iniziata con la deposizione, al Memorial del Salviano, dove è stato ricordato il sacrificio di tante vite, della corona d'alloro benedetta dal vescovo dei Marsi, Pietro Santoro, ed è proseguita, poi, in Municipio. Qui, nella sala consiliare, troppo piccola per contenere il folto pubblico, di fronte alle tante autorità, con in testa il ministro per le riforme istituzionali Gaetano Quagliariello e il sottosegretario alla Presidenza del consiglio Giovanni Legnini, il marsicano Gianni Letta (presidente del comitato d'onore), il presidente emerito del Senato, Franco Marini, il presidente del consiglio regionale, Nazario Pagano, il Prefetto dell'Aquila, Francesco Alecci, il presidente della Provincia, Antonio Del Corvo, e poi parlamentari, amministratori regionali e provinciali, rappresentanti delle Forze dell'ordine, la quasi totalità dei sindaci della Marsica, associazioni d'arma, di categoria e di volontariato, il sindaco Giovanni Di Pangrazio ha presentato l'istituzione “Celebrazioni Centenario del Terremoto della Marsica”, con un pressante appello ai palazzi della politica romana.

 

«Dopo il terribile terremoto del 1915» ha dichiarato il primo cittadino «la grande Marsica si è rialzata. La cerimonia di oggi, è un esempio della vitalità di un territorio che si stringe intorno ai suoi morti e alla città di Avezzano, punto di riferimento di un territorio vasto che trova nella nostra comunità la naturale guida e leadership per il futuro».

«Oggi è necessario» ha aggiunto Di Pangrazio «che tutto il popolo italiano faccia uno scatto d'orgoglio per rialzarsi dalla grave crisi economica e sociale che sta impoverendo il Paese. Un Paese allo sbando dove rappresentanti politici deboli hanno consentito sempre più a burocrati, spesso impreparati, di commettere errori che stanno ridicolizzando l'Italia in Europa. L'Italia ha bisogno di riforme serie e ponderate in grado di garantire la governabilità, di dare il giusto peso agli Enti locali, di ridare slancio alle imprese, speranze ai giovani, certezze ai cittadini, e credibilità ai piani alti della politica attraverso il ritorno alla sovranità popolare vera. Prima che il crescente malessere del Paese produca un terremoto diverso, non meno pericoloso, quello del caos e dell'emarginazione del Paese nel contesto internazionale».

 

La parola è passata poi agli ospiti dell'evento. Quagliariello ha sottolineato l'importanza di ricordare ciò che è avvenuto per trasmetterlo alle nuove generazioni e non ripetere gli errori del passato. Il ministro ha poi evidenziato anche il «lavoro del governo e le tante battaglie che sta affrontando il nostro Paese per ridare slancio all'economia, al lavoro e allo sviluppo socio-economico, auspicando una rapida ripresa».

 

Per Legnini, invece, bisogna ripercorrere le tappe seguite dalla Marsica nella ricostruzione post-sisma, dove «la grande coesione sociale produsse il rilancio economico del territorio». «Occorre annullare le differenze politiche» ha dichiarato il sottosegretario «e lavorare insieme per fare il massimo possibile per il rilancio del Paese rafforzando il sistema di prevenzione, la comunicazione e l'informazione per limitare gli effetti dei terremoti».

 

Tuffo nel passato per il marsicano Gianni Letta: «Tanti ricordi hanno percorso la mia mente in questa giornata» ha commentato il presidente del comitato d'onore «Avezzano è una città che mi regala tantissime emozioni per via delle mie origini marsicane. Sono onorato della scelta». I racconti di nonna Margherita hanno alimentato nell'animo dell'ex sottosegretario, allora bambino, il culto di «quella pagina bella che seguì a quella pagina tragica, la pagina bella della solidarietà». È quanto ha poi ricordato Letta aggiungendo: «quelli della mia generazione sono nati e cresciuti con i ricordi dei pochi sopravvissuti che raccontavano la tragedia di quel mattino».

 

Con il sindaco di Avezzano anche tutta la giunta comunale. L’assessore Gabriele De Angelis ha sottolineato «l'importanza della commemorazione attraverso la partecipazione delle istituzioni locali, di personalità di livello nazionale e dei molti cittadini che sentono ancora, attraverso un ricordo doloroso, l’attaccamento alla propria terra: la Marsica».