A proposito del progetto e della realizzazione di un compattatore nel comune di Massa d’Albe, abbiamo ricevuto una mail da un cittadino del paese, Mario Martorelli, che si aggiunge al dibattito sempre più fiorente sulla questione ‘compattatore si, compattatore no’.
La pubblichiamo di seguito integralmente:
Caro Direttore,
un paio di giorni fa il Suo giornale ha pubblicato un dettagliato resoconto dell'incontro promosso dal Pd locale in merito a quella che gli stessi promotori chiamano "ipotesi di realizzazione" di un compattatore presso il Comune di Massa d'Albe. E' una buona notizia. Che però non regge alla prova dei fatti. E i fatti sono questi: nella relazione istruttoria redatta dalla " Direzione Affari della Presidenza della Regione Abruzzo", a pagina due, quinto capoverso, si legge: " In data 29,11,12 la ditta Cesca ha ottenuto il nulla osta alla variante al piano di coltivazione della cava ed il nulla osta allo svincolo del IV lotto per la riconversione industriale . Con nota protocollo 1173 del 16/03/2013, il Comune di Massa d'Albe ha preso atto della variante e dello svincolo del 4° lotto per la definizione del progetto di riconversione e (ha) comunicato nel contempo alla Cesca la propria presa d'atto della presente proposta progettuale" . Traduzione: il Comune sapeva tutto fin dall'inizio, sapeva della "proposta progettuale" e ne prende atto. Il Comune, cioè, ha assunto una posizione terza ma non passiva - e soprattutto non ostativa - rispetto alla proposta progettuale del compattatore. Quello stesso compattatore che ora il Sindaco di Massa d'Albe vorrebbe derubricare a semplice "ipotesi" di realizzazione con l'ausilio credo incosapevole del Pd provinciale. Vorrebbe, cioè, tentare di fare il sindaco di lotta e di governo. Ma i fatti dicono altro. Dicono che quella apparente "terzietà" del Comune rivela i suoi veri obiettivi il 3 luglio 2013, quando lo stesso Comune perfeziona la presa d'atto del 16 marzo 2013 e la trasforma in una delibera attuativa . Occhio alle date: la delibera viene approvata due mesi prima che la Giunta Regionale approvasse il progetto. Ce n'è abbastanza per smontare questo goffo tentativo di trasformare il sindaco di Massa d'Albe in una vittima del sistema. Il Sindaco e la sua Giunta sono parte integrante del progetto. Un progetto che andrebbe fermato anche alla luce di un altro grave strappo alle procedure che si registra nell'iter approvativo. Nel protocollo della Giunta Regionale, infatti. si dice , ad un certo punto, che "..il progetto, per tipologia e quantitativi trattati, sarebbe dovuto esser sottoposto a procedimento di "verifica di assoggettabilità", ma la ditta, di propria iniziativa, ha attivato direttamente un procedimento di valutazione di impatto ambientale ai sensi degli artt. 23 3 seguenti del citato decreto..." Una procedura strana da sottoporre al vaglio di un buon amministrativista per valutarne la legittimità o l'illegittimità. Perchè lo Stato rinuncia ad affettuare una propria valutazione di merito sul progetto e consente alla società richiedente la possibilità di farsi la sua valutazione d'impatto ambientale? E adesso, quando il latte è stato versato e i buoi sono fuggiti, il Sindaco e il Pd ci vengono a parlare di "ipotesi di realizzazione". Per favore no.
mario martorelli
Visto che il signor Martorelli chiama in causa l’amministrazione comunale e il sindaco di Massa d’Albe, Avezzano Informa è a disposizione di chi volesse rispondere per chiarire e approfondire questo tema che sta suscitando passionespinoso.
Direttore