Attualità

Il libro di Giuseppe Di Pangrazio: giudicate il mio lavoro e decidete se votarmi

Cento pagine in cui il consigliere regionale raccoglie la propria attività alla Regione negli ultimi cinque anni


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Sala convegni dell’Arssa affollata per la presentazione del libro di Giuseppe Di Pangrazio, ‘L’Abruzzo: La politica nei territori’, oltre cento pagine in cui il consigliere regionale raccoglie la propria attività alla Regione nei cinque anni che vanno dal 2009 al 2014.

 

Tutti i posti a sedere occupati e molte persone in piedi tra cittadini, giornalisti, sindaci, consiglieri comunali e regionali, rappresentanti delle più varie espressioni del mondo associativo e delle professioni. Tra le personalità che hanno partecipato, Fabio Spinosa Pingue, presidente Confindustria L’Aquila,  Roberto Donatelli, presidente Confcommercio L’Aquila,  Lorenzo Santilli, presidente Camera di Commercio L’Aquila,  l’eurodeputato Pino Arlacchi, Luciano D’Alfonso,  presidente Scuola di Regione,  la senatrice Stefania Pezzopane e Giovanni Legnini, sottosegretario al Ministero dell’Economia.

 

Il libro è un vero e proprio testo politico in cui il consigliere regionale del Partito Democratico ha riportato, anche attraverso gli interventi e le interviste rilasciate nel corso degli anni, il lavoro svolto da consigliere di opposizione alla Regione Abruzzo per la Marsica, per la Valle Peligna e Sulmona, per L’Aquila come capoluogo d’Abruzzo e le proposte di legge di cui è stato firmatario.

 

Il sindaco di Avezzano, Giovanni Di Pangrazio nel suo intervento di saluto ha sottolineato come siano “pochi i politici che possono permettersi di scrivere un libro come questo”, il prossimo 25 maggio si vota anche per le regionali e per dirla con l’autore del libro: “Lascio a voi cittadini elettori un giudizio di valore su ciò che ho fatto, su ciò che ho prodotto e, se mi riterrete degno, vi chiedo di sostenermi nella mia ricandidatura al Consiglio Regionale perché possa di nuovo lavorare per voi e con voi per ricostruire una Regione: territori vicini e popoli vicini”.

 

Si rivolge direttamente ai cittadini-elettori Giuseppe Di Pangrazio con una frase che suona più o meno così: giudicatemi e se ritenete che abbia fatto bene allora votatemi.

 

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