Attualità 06:30

Centro Giuridico del Cittadino, “Una Pasqua senza soldi”

Il Ministero del Lavoro tarda nelle elaborazioni delle richieste causando un’enorme disagio per i cittadini in cassa integrazione straordinaria o con il contratto di solidarietà


centro giuridico del cittadino.png

“Una Pasqua senza soldi”, questa la stima del Centro Giuridico del Cittadino che ufficializza la situazione di disagio economico ormai noto a molti, in particolar modo a tutti i dipendenti del territorio che sono in cassa integrazione straordinaria, magari con il contratto di solidarietà e che non hanno ancora visto emanato il decreto ministeriale con il quale si autorizza la richiesta e si consente all'Inps di erogare i pagamenti per le ore non lavorate.

 

Attualmente il Ministero del Lavoro, settore ammortizzatori sociali, sta elaborando le richiesta dei mesi di settembre e ottobre 2013 e comunica che non prima di due mesi è in grado di dare informazioni concrete sulle domanda presentate a gennaio 2014.

Il ritardo ministeriale è dovuto all'aumentato carico di lavoro che non riesce a smaltire in tempi accettabili.

 

Ciò significa che i lavoratori che da gennaio sono in contratto di solidarietà, in genere al 50% di riduzione di orario, dovranno aspettare almeno fino a luglio per la eventuale emanazione del decreto, attendere ancora che l'Inps predisponga i conteggi ed ottenere quanto spettante in autunno.

 

“E nel frattempo?” commenta il Prof. Mario Casale, ex segretario della camera del lavoro di Avezzano, “Si dice che ci saranno gli 80 euro promessi dal governo, evidentemente non basteranno, anzi sembrano una piccola provocazione a fronte di un profondissimo malessere che investe tante persone.”

 

“Ho personalmente proposto al Ministro di aumentare il personale addetto alla lavorazione delle pratiche di Cigs per accelerare il lavoro ma, in tempi di tagli alla pubblica amministrazione, neppure a parlarne” aggiunge Casale “gli effetti dei tagli ricadranno essenzialmente sui ceti meno abbienti, e non è una novità.”

 

L’alternativa di modificare le competenze per l'approvazione di una richiesta di Cigs decentrando alle locali direzioni del lavoro del territorio la pratica completa con parere vincolante, delegando alla struttura centrale soltanto la firma del decreto è stata avanzata; in questo modo si ha la possibilità di avvicinare le esigenze di imprese e lavoratori alle strutture territoriali e alleggerendo e velocizzando le funzioni del Ministero del lavoro. 

Ottenendo, così, un “non ulterior impoverimento di migliaia di persone, marsicane e non”.

 

“Finora nessuna risposta” conclude Casale “nel frattempo auguro una Buona Pasqua, senza soldi!”.